Leggi la seconda parte del quindicesimo capitolo

Segnalibro

Prima parte

Seconda parte

Terza parte

  1. Come si installa, si configura e si usa Free Agent?
  2. Come è possibile utilizzare Eudora e Free Agent con più di un utente, mailbox o server?
  3. Come si installa, si configura e si usa WsFtp?
  4. Come si installa, si configura e si usa mIrc?
  5. Come si installa, si configura e si usa Ewan Terminal?
  6. Come si usa il Telnet di Windows 95?
  7. Che cos'è un "cliente specializzato" e a cosa serve?
  8. Che cos'è PING e a cosa serve?
  9. Che cos'è NSLOOKUP (o HOST) e a cosa serve?
  10. Che cos'è TRACEROUTE (o HOP) e a cosa serve?

Segnalibro 15.12. Come si installa, si configura e si usa Free Agent?

Free Agent è il più diffuso off-line newsreader, ossia programma che permette la lettura dei newsgroup anche quando si è scollegati, avendo in precedenza provveduto a prelevare gli articoli a cui si è interessati. Tramite questo programma, difatti, potrete collegarvi con il server solo per il tempo strettamente necessario a salvare sul vostro hard disk gli articoli più interessanti; potrete quindi rileggerli con calma in seguito, e non sarete obbligati a restare collegati per tutto il tempo necessario alla lettura, come invece avviene con Netscape.

Free Agent viene distribuito sulla rete in un file denominato FAGENTnn.ZIP, dove al posto di nn vi è il numero di versione (quella attualmente più diffusa è la 1.1, a cui si riferiscono le indicazioni seguenti, peraltro ampiamente valide anche per la precedente versione 1.0). Recuperato tale file, è necessario scompattarlo con PkUnzip all'interno di una directory apposita, nella quale resterà memorizzato il programma e in cui verranno anche memorizzati gli articoli che salverete: è quindi bene che vi sia qualche megabyte di spazio disponibile in tale directory. L'ultima operazione necessaria è la creazione di un'icona, un collegamento o una voce di menu per il file eseguibile FAGENT.EXE.

A questo punto potrete lanciare il programma semplicemente cliccando sulla sua icona. La prima volta vi verrà richiesto di configurare il programma, che dispone per fortuna di una intelligente possibilità di autoconfigurazione prelevando le impostazioni fornite ad un browser (Netscape o Mosaic). Il programma, inoltre, a differenza di tanti altri (Trumpet Winsock 2.0, Eudora...) è dotato di un dettagliato help on-line: per questo motivo vedremo soltanto le principali impostazioni delle preferenze, richiamabili selezionando Options | General Preferences (Preferences nella versione 1.0) ed entrando nelle varie schede.

User (User Profile nella 1.0)
Questa scheda permette di specificare il nome e l'indirizzo dell'utente, in maniera analoga a quanto richiesto da Netscape. Inoltre, nella parte bassa, è possibile specificare un nomeutente e una password se il proprio server NNTP (anche detto news server, ossia quello che fornisce gli articoli) richiede un accesso non anonimo (nel caso, sarà il provider a dirvelo; quasi tutti i server non hanno bisogno di questa autenticazione). Per poter usare questa parte della scheda è necessario barrare la casella Server requires authorization login.
System (System Profile nella 1.0)
Permette di specificare il nome o l'IP numerico del server per le news e per la spedizione di messaggi di posta elettronica (dati forniti dal provider). Se avete problemi con i server, vi consiglio di leggere i paragrafi relativi agli errori nell'uso dei newsgroup, nella spedizione e nella ricezione della posta. Notate che è possibile inserire un solo news server; per usare più di un server, dovrete creare configurazioni multiple del programma.
Online (Online Operation nella 1.0)
In questa scheda bisogna specificare se si è collegati in permanenza (nel qual caso è meglio premere su Use Online Defaults) oppure si usa il programma da scollegati, e ci si collega soltanto per prelevare i nuovi articoli e spedire le risposte (tipico degli utenti da casa: in questo caso è meglio premere su Use Offline Defaults). Questo comporta la variazione di alcuni settaggi specifici sui quali si può trovare aiuto nell'help del programma.
Navigation, Display, Colors e Fonts
In queste schede si ritrovano opzioni varie che influenzano il comportamento del programma e il modo con cui esso visualizza gli articoli (colori, caratteri usati...). Conviene spesso utilizzare un font non proporzionale (ad esempio il Courier New) per visualizzare il corpo degli articoli, in modo da non perdere l'impaginazione ASCII che molti inseriscono nei propri articoli.

Un secondo gruppo di opzioni è richiamabile selezionando Options | Posting Preferences; nella versione 1.0, comunque, queste opzioni sono invece accorpate alle precedenti:

General (Posting nella versione 1.0)
Si può specificare la lunghezza massima di ogni riga dei propri articoli (Line Length) e modificare le frasi che vengono inserite nelle risposte all'inizio della citazione dell'articolo originale e il carattere che identifica le parti citate (normalmente >).
Attachments
Queste opzioni influenzano il modo con cui i file binari, che Free Agent automaticamente codifica con UUEncode, vengono pubblicati nei newsgroup. E' bene spedire i file binari divisi in molte piccole parti!

Se nella configurazione avete selezionato i settaggi "off-line", il programma funzionerà normalmente come se fosse scollegato, e si collegherà alla rete soltanto quando selezionate una qualsiasi opzione dal menu Online. In questo caso, è necessario che abbiate già stabilito il collegamento con il provider! Potrete quindi svolgere off-line tutte le operazioni di lettura e scrittura degli articoli; dovrete però collegarvi normalmente al vostro provider prima di poter eseguire una qualsiasi delle opzioni del menu Online, che sono quelle che permettono di prelevare i nuovi articoli e spedire i vostri contributi.

La finestra del programma è divisa in tre parti, le cui dimensioni possono essere modificate trascinandone i bordi. In alto a sinistra si trova l'elenco dei gruppi, che a seconda del settaggio nel menu Group può contenere tutti i gruppi esistenti sul proprio server (Show | All Groups), solo i gruppi che sono stati sottoscritti (subscribed: Show | Subscribed Groups) o solo i gruppi che sono stati creati recentemente (Show | New Groups: sono i gruppi accanto al cui nome compare un sole); si può cambiare tra le tre modalità anche cliccando sul titolo di questa sottofinestra. La sottoscrizione ad un gruppo non significa niente di speciale, se non che tale gruppo viene posto nell'insieme dei gruppi "sottoscritti", che dovrebbero essere quelli a cui l'utente è interessato regolarmente. Difatti, inserendo un gruppo in questo insieme sarà poi possibile tramite semplici comandi scaricare i nuovi articoli pubblicati e visualizzarli senza perdersi nell'immenso elenco dei gruppi esistenti. La sottoscrizione però non ha alcun valore per altri che per l'utente e non deve essere comunicata a nessuno; tra i gruppi sottoscritti e non sottoscritti non c'è alcuna altra differenza.

La prima volta che si usa il programma, esso non sarà a conoscenza di alcun gruppo: bisogna allora, mentre si è collegati, selezionare Refresh Group List dal menu Online. La stessa operazione andrà rifatta una volta ogni tanto, per aggiornare la lista, eliminando i gruppi che sono stati disattivati e aggiungendo quelli di nuova creazione; per velocizzare le cose, si può scegliere l'opzione Get New Groups, che si limita a ricevere i nomi dei gruppi creati dall'ultima volta che si è aggiornata la lista. La lista dei gruppi viene memorizzata sull'hard disk ed è disponibile anche quando siete scollegati; ricordate sempre che è possibile scegliere che tipo di gruppi visualizzare (tutti, quelli sottoscritti, quelli nuovi).

A questo punto, anche mentre siete scollegati, vi conviene scegliere i gruppi a cui siete interessati e sottoscriverli selezionando il nome del gruppo nell'elenco (cliccandoci sopra con il mouse) e quindi selezionando Group | Subscribe, o premendo il pulsante isolato con l'icona del giornale; selezionando nuovamente la stessa opzione o pulsante potrete de-sottoscrivere un gruppo, nel qual caso il programma vi chiederà se volete conservare gli articoli e i titoli che avete scaricato nel passato oppure cancellarli. Una volta che avete pronta la lista dei gruppi che vi interessano, potete collegarvi e scaricare i titoli degli articoli pubblicati in quei gruppi, selezionando Online | Get New Headers in Subscribed Groups. In questo modo, il programma scaricherà i titoli (attenzione: solo i titoli, non il corpo) degli articoli che sono stati pubblicati nei gruppi sottoscritti, a partire dall'ultima volta che avete compiuto questa operazione. Potete anche scaricare i titoli in un gruppo che non avete sottoscritto, selezionandolo nella finestra dei gruppi e quindi selezionando Online | Get New Headers in Selected Groups. I nuovi titoli compariranno, segnati in rosso, nella finestra in alto a destra, che contiene l'elenco degli articoli pubblicati nel gruppo che è attualmente selezionato nella finestra a fianco; nella finestra in alto a sinistra, dopo che sono stati recuperati tutti i nuovi titoli per un gruppo, comparirà accanto al nome del gruppo il numero dei nuovi titoli. All'interno della barra di stato posta sul bordo inferiore della finestra, inoltre, sono riportate informazioni in tempo reale su ciò che il programma sta facendo in rete.

Cliccando sui nomi dei vari gruppi potrete vedere l'elenco dei rispettivi articoli, accompagnati dal nome dell'autore, posto tra parentesi, e da un numero che ne indica la lunghezza in righe. I "filoni di risposte" ad uno stesso articolo (thread) sono mostrati come un'unico articolo, alla cui sinistra è posta una piccola icona con il segno +; cliccandovi sopra, comparirà il segno - e l'elenco delle risposte sarà mostrato per intero. Quando il thread è mostrato come un unico articolo (collapsed), a fianco del titolo è posto un numero tra parentesi quadre che indica il numero di articoli esistenti oltre a quello mostrato.

Non vi resta quindi che selezionare, anche quando siete scollegati, gli articoli che, in base al titolo, vi interessa leggere: basta cliccare sul titolo dell'articolo nella finestra in alto a destra per evidenziarlo, quindi premere il tasto M: in questo modo l'articolo viene marcato e segnalato con il simbolo della freccia verso il basso. Selezionando successivamente, mentre siete collegati, la voce di menu Online | Get Marked Article Bodies il programma si metterà in contatto con il server e preleverà il corpo di tutti gli articoli che sono stati marcati all'interno di tutti i gruppi esistenti. Compiendo questa operazione, verranno "ricolorati" i titoli degli articoli, e rimarranno rossi soltanto quelli degli articoli di cui è stato scaricato il corpo e che non avete ancora letto; man mano che leggete gli interventi, i relativi titoli diverranno neri. Per muoversi comodamente tra gli articoli non ancora letti, è comodo utilizzare il tasto N, che vi mostra immediatamente il successivo articolo non ancora letto del gruppo che state esaminando. Gli articoli per cui è stato scaricato il corpo sono contrassegnati anche dal simbolo del "foglio". Volendo, è possibile spedire per E-mail copia di un articolo che ritenete possa interessare a qualcuno: basta selezionare Forward by Email nel menu Post e riempire le intestazioni del messaggio che verrà generato.

Se compiete l'operazione di marcatura mentre siete collegati, potrete premere Invio al posto di M: in questo modo l'articolo verrà recuperato immediatamente. Se un filone di risposte vi interessa particolarmente, e volete che venga immediatamente scaricato il corpo di ogni nuovo articolo già nel momento in cui si scaricano i nuovi titoli, potete premere W: questo stato viene segnalato con il simbolo degli occhiali, e in questo caso ogni volta che preleverete i nuovi titoli pubblicati nel gruppo saranno automaticamente scaricati anche i corpi dei nuovi articoli di quel thread. Al contrario, se non volete assolutamente seguire un thread, potete ignorarlo premendo I: non vedrete più comparire neanche i titoli di nuovi interventi.

Tutti i titoli e i corpi scaricati vengono memorizzati sul vostro hard disk e sono disponibili anche quando non siete collegati. Tuttavia, per evitare un'eccessiva occupazione del disco, gli articoli vengono solitamente eliminati (purged) dopo un certo periodo di tempo. I particolari di questa operazione, insieme ad altre opzioni, vengono stabiliti selezionando Group | Default Properties (nella 1.0, Default Properties for All Groups): nella scheda What To Purge potete stabilire, separatamente per gli articoli che avete già letto e per quelli che non avete ancora letto, e all'interno di ciascuna di queste categorie per gli articoli di cui avete scaricato anche il corpo (With Bodies) o di cui avete scaricato il titolo senza scaricare il corpo, quando questi articoli andranno eliminati: se quando anche il server li elimina (When the article is no longer available), dopo un periodo di tempo prefissato dalla loro pubblicazione (When the article is older than:), ogni volta che l'utente lo richiede (On every purge) o mai. Nel caso si incontri un articolo che si vuole conservare per sempre, indipendentemente da questi settaggi, si può evidenziarlo mediante il tasto K, che fa comparire il simbolo del lucchetto. Nelle proprietà dei gruppi è anche possibile modificare un altro aspetto importante: normalmente, quando recuperate i nuovi titoli in un gruppo tutti gli articoli precedentemente presenti vengono marcati come "letti" e colorati in nero. Talvolta, però, si recuperano i nuovi titoli senza aver ancora finito di leggere gli articoli recuperati in precedenza: per questo motivo, è utile - nella scheda Marking Read - selezionare entrambe le caselle Mark only messages without bodies read, in modo che gli articoli di cui avete recuperato il corpo vengano marcati come "letti" soltanto nel momento in cui li abbiate effettivamente letti.

È possibile stabilire settaggi particolari per singoli gruppi, selezionando i nomi dei gruppi e quindi Group | Properties (nella 1.0, Properties for Selected Groups), e, nelle schede in cui si vogliono impostare valori particolari, barrando le caselle Override default settings...; è particolarmente utile sfruttare in questo ambito la scheda Posting, che vi permette di personalizzare le intestazioni dei messaggi (quindi eventualmente l'indirizzo di E-mail o il nome o soprannome) e la signature per ogni gruppo. Inoltre, per i gruppi particolarmente interessanti potete barrare la casella Retrieve bodies for all new messages nella scheda Retrieving, in modo da recuperare automaticamente tutti i corpi dei nuovi articoli nel momento in cui scaricate i nuovi titoli; analogamente, potete modificare i settaggi relativi alla cancellazione degli articoli vecchi, ad esempio per disabilitarla e conservare per sempre tutti gli articoli (attenzione però allo spazio occupato sull'hard disk...).

Per pubblicare propri articoli, è necessario selezionare il gruppo (ed eventualmente l'articolo a cui si vuole rispondere, se si vuol pubblicare una risposta ad un intervento precedente) e quindi Post | New Article o Post | Follow Up Article a seconda che si intenda pubblicare un nuovo articolo o una risposta ad un articolo precedente. Comparirà una finestra nella quale potrete scrivere l'intervento; dopo averlo concluso, potete pubblicarlo immediatamente se siete collegati (premendo Send Now), altrimenti memorizzarlo per pubblicarlo quando vi collegherete (Send Later) o memorizzarlo e basta, per riprenderlo successivamente (Save). Potete modificare l'elenco dei gruppi in cui pubblicare l'articolo (Newsgroups:) e le persone a cui spedirlo per E-mail (E-mail To:), nonchè un grande numero di altri settaggi, inclusa l'eventuale firma da apporre, modificando il contenuto delle righe di intestazione sopra l'articolo (alcune vengono visualizzate solo premendo su All Fields >>). Ricordate che, se intendete spedire un articolo a più gruppi, è opportuno effettuare un crossposting, ossia scrivere un unico articolo contenente nella riga Newsgroups: l'elenco dei gruppi di destinazione separati da virgole. In questo caso, è opportuno che forziate tutte le risposte al vostro intervento ad essere pubblicate su un solo gruppo: questo si può fare modificando il contenuto della riga Followup-To:. Ciò si ottiene cliccando su Followup-To nella lista dei Fields (se non compare, premete su All Fields >>) e inserendo nella riga sottostante (che assumerà il nome Value for Followup-To:) il nome del gruppo su cui volete indirizzare le risposte. Ricordate di segnalare la modifica del follow-up anche nel corpo dell'articolo.

Gli articoli che scrivete vengono memorizzati nella vostra "Outbox", visualizzabile selezionando Window | Outbox; per pubblicare gli articoli che avete scritto e memorizzato per la successiva pubblicazione è necessario, una volta collegatisi, selezionare Online | Post Articles and Emails. Free Agent vi permette anche di comporre e spedire messaggi di posta elettronica, in modo molto simile, selezionando l'opportuna opzione nel menu Post. Le vostre firme possono essere modificate selezionando Options | Signatures. All'interno della Outbox, inoltre, è possibile verificare lo stato dei propri articoli e messaggi di E-mail: tutto ciò che è stato correttamente spedito è evidenziato da una faccina gialla, mentre se si sono verificati errori durante la spedizione la faccina è rossa; se il messaggio è in attesa di essere spedito al prossimo collegamento, comparirà una freccia verso l'alto. In ogni momento, è possibile interrompere le operazioni di rete mediante il pulsante "Stop", corrispondente all'opzione di menu Stop All Tasks; in questo caso, vi sarà chiesta conferma dell'operazione. Infine, è possibile richiedere al server di cancellare un proprio messaggio precedentemente spedito: basta selezionarne il titolo e poi Message | Cancel Usenet Message. La cancellazione avviene tramite un messaggio che viene propagato tra i vari server, proprio come la pubblicazione: per questo motivo, anche la cancellazione non è immediata su tutta la rete.

In certi gruppi, troverete alcuni articoli che contengono in realtà file binari codificati. Solitamente, la codifica adottata è la UUEncode, e in questo caso Free Agent è capace di decodificare l'articolo. È sufficiente, dopo aver normalmente scaricato il corpo dell'articolo, selezionare Save Binary Attachments nel menu File per salvare sull'hard disk il file contenuto nell'articolo, già decodificato.

Ricapitolando, il tipico modo di usare Free Agent per un utente con collegamento via modem è il seguente:

  1. Da scollegati, preparate tutti i vostri interventi e tutti i messaggi di E-mail che intendete spedire da Free Agent; inoltre, selezionate i gruppi che vi interessano, sottoscrivendoli.
  2. Vi collegate.
  3. Se avete degli interventi o dei messaggi da spedire, selezionate Post Articles and Emails.
  4. Selezionate Get New Headers in Subscribed Groups per prelevare i titoli di nuovi articoli. Contestualmente, se avete qualche thread marcato con W, il programma preleverà anche i corpi dei nuovi articoli nel thread.
  5. Mano a mano che i nuovi titoli compaiono, mentre il programma recupera i titoli per gli altri gruppi sottoscritti, cominciate ad esaminarli velocemente marcando con la lettera M tutti gli articoli di cui volete recuperare il corpo. Finito l'esame dei nuovi titoli di ciascun gruppo, potete selezionare Get Marked Article Bodies; in questo modo, mentre esaminerete i titoli del gruppo successivo il programma, se non ha altro da fare, preleverà i corpi degli articoli che avete selezionato nei gruppi precedenti.
  6. Quando tutti i corpi che vi interessano sono stati recuperati, potete scollegarvi.
  7. Da scollegati, leggete gli articoli che avete scaricato, preparate le eventuali risposte, marcate tutti gli articoli che possono ancora interessarvi e tornate al punto 2.

Alcuni utenti preferiscono effettuare due collegamenti diversi: prima si collegano per scaricare i titoli, quindi si scollegano, esaminano con calma i nuovi titoli per selezionare quelli da marcare, quindi si ricollegano per scaricare i corpi relativi.

In caso di dubbi, troverete informazioni nell'help del programma; potete anche chiedere negli appositi newsgroup italiani.


Segnalibro 15.13. Come è possibile utilizzare Eudora e Free Agent con più di un utente, mailbox o server?

E' possibile creare diverse "versioni" di Eudora o Free Agent sullo stesso PC, ciascuna con una diversa configurazione, senza dover installare i programmi più di una volta: in questo modo, è possibile che più di un utente usi Eudora sullo stesso computer, mantenendo separata la posta, oppure è possibile creare versioni di Free Agent per server diversi.

In entrambi i casi, il primo passo è quello di installare - se ancora non l'avete fatto - una singola copia del programma, e quindi creare sull'hard disk, in qualsiasi posizione, una ulteriore directory per ciascuna diversa configurazione che si vuole realizzare.

Con Eudora e Windows 3.x, quindi, è sufficiente, per ciascuna diversa configurazione, creare un'icona per l'eseguibile di Eudora, inserendo però come primo argomento sulla riga di comando il percorso completo della directory relativa alla configurazione: ad esempio, se il file di Eudora è C:\EUDORA\EUDORA.EXE, e la directory per la configurazione è C:\EUDORA\UTENTE1, la riga di comando da inserire sarà:

C:\EUDORA\EUDORA.EXE C:\EUDORA\UTENTE1

Ripetendo l'operazione per le varie directory, si creeranno varie copie dell'icona, ciascuna relativa ad un utente o configurazione diversa; modificate opportunamente la descrizione dell'icona perchè le varie copie siano riconoscibili. Potrete quindi aprire le varie versioni e configurarle una per una; tuttavia, prima di aprire una versione accertatevi di aver chiuso le altre, perchè in caso contrario non sarà caricata la configurazione corretta. Con Windows 95, bisogna fare la stessa cosa, creando un collegamento o una voce di menu invece che un'icona.

Con Free Agent e Windows 3.x, è sufficiente creare un'icona per l'eseguibile di Free Agent, inserendo la directory appositamente creata per la configurazione nella riga Directory di lavoro dell'icona. Così come per Eudora, potrete creare varie icone per le varie configurazioni e utilizzarle separatamente, una per una. Con Windows 95, purtroppo, non è più possibile utilizzare questo metodo: dovrete installare più copie di Free Agent in directory diverse.


Segnalibro 15.14. Come si installa, si configura e si usa WsFtp?

WsFtp è il più diffuso programma cliente FTP disponibile sulla rete; esso può essere utilizzato per semplificare l'accesso ai siti FTP. In realtà, tale accesso può tranquillamente essere effettuato con un browser; tuttavia, l'uso di WsFtp permette lo scaricamento in modo semplice di un grande numero di file e il controllo facilitato non solo del contenuto dell'hard disk del sito remoto, ma anche del vostro. Per questo motivo, è utile provare questo programma se si ha intenzione di usare la rete per prelevare software da siti FTP.

Esistono due versioni del programma (Limited Edition, o LE, e Professional); la prima è distribuita in rete, all'interno del file WS_FTPLE.ZIP, e può essere utilizzata gratuitamente purchè non a scopo di lucro (la licenza è simile a quella di Netscape). Di tale versione, esistono tre sottoversioni: quella a 16 bit e quattro finestre, quella a 32 bit e quattro finestre, e quella a 32 bit e due finestre. La differenza tra le due ultime versioni è relativa all'interfaccia utente (la seconda adotta un sistema più simile a Gestione Risorse di Windows 95) e al fatto che la seconda non funziona con Win 3.x + Win32s.

Per installare il programma, è sufficiente scompattare il contenuto dell'archivio in una directory appositamente creata e creare un'icona, un collegamento o una voce di menu per il file WS_FTP.EXE (che può avere nomi leggermente diversi nelle varie versioni). Le indicazioni seguenti si riferiscono alla versione 4.01 a quattro finestre.

Quando caricate WsFtp, comparirà uno schermo diviso in due parti, ciascuna delle quali è divisa a sua volta in due finestre; in alto vi è una fila di pulsanti (quella che, tanto per intenderci, comincia con il pulsante Connect; essa potrebbe in realtà trovarsi anche in basso, a seconda della configurazione del programma. Sempre a seconda della configurazione, potrebbe anche aprirsi automaticamente, nel mezzo dello schermo, la finestra delle connessioni, di cui parleremo in seguito; in questo caso premete Cancel per chiuderla.) Nella configurazione standard, sulla sinistra vi è la parte riferita al vostro computer (Local system); nella finestra in alto sono riportati i drive disponibili e le directory esistenti all'interno di quella corrente, mentre in quella in basso sono riportati i file esistenti nella directory corrente. Sulla destra, invece, vi sono due finestre di analogo significato, riferite però al computer remoto (Remote system: saranno quindi vuote quando non siete collegati con nessun sito FTP). È tuttavia possibile dividere lo schermo in orizzontale invece che in verticale, avendo le due finestre riferite al vostro computer nella parte alta, affiancate, e le finestre riferite al sito remoto nella parte bassa dello schermo. In ciascuna delle due parti, comunque esse siano organizzate, è presente anche una barra che indica la directory corrente e una serie di pulsanti.

Per collegarsi con un sito FTP, la prima cosa da fare è stabilire una connessione; a questo scopo, è necessario premere sul pulsante Connect (in alto) per aprire la finestra delle connessioni (a meno che essa non si apra automaticamente all'avvio). In questa finestra è conservato l'elenco dei siti a cui vi collegate di frequente. Per collegarsi ad un sito è sufficiente premere il pulsante New per pulire la finestra e inserire i dati relativi al sito: il suo nome (Host Name: es. ftp.sunet.se), il suo tipo (Host Type: solitamente è sufficiente che in questa casella sia indicato Automatic detect, e il programma farà tutto da solo), l'username e la password da usare nel collegamento (per effettuare un collegamento FTP anonimo, è sufficiente barrare la casella Anonymous login posta sulla destra; in questo caso è però necessario inserire il proprio indirizzo di E-mail nella configurazione del programma, come si vedrà più sotto). Volendo, nel riquadro Initial directories è possibile specificare una directory da cui partire ogni volta che ci si collega al sito, sia per il sito remoto che per il computer locale. Infine, è possibile inserire un commento nell'ultima casella della finestra. Se volete memorizzare i dati inseriti in modo da poterli richiamare facilmente in seguito, inserite un nome con cui volete individuare questo insieme di dati nella casella Profile Name e premete il pulsante Save. Sarà poi possibile richiamare facilmente tutti i siti memorizzati, semplicemente aprendo il menu a tendina posto di fianco alla casella Profile Name e cercando il nome che desiderate richiamare. È anche possibile cancellare dalla lista un insieme di dati memorizzato in precedenza, richiamandolo e premendo Delete.

Quando avete richiamato o inserito i dati desiderati, potete premere OK per iniziare il collegamento. Nella finestrella di stato posta alla base dello schermo compariranno, per tutta la durata del collegamento, i messaggi scambiati tra il vostro computer e il sito remoto. Se il collegamento riesce, comparirà nella parte dello schermo riservata al sito remoto il contenuto della sua directory radice, oppure della directory iniziale specificata in precedenza. A questo punto, potrete entrare nelle varie directory e drive (sia nel vostro computer, sia nel sito remoto) doppiocliccando sul relativo nome nelle finestre delle directory; potrete inoltre trasferire file da un computer all'altro selezionandoli nelle finestre contenenti i nomi dei file e premendo i bottoni con le frecce posti al centro dello schermo (oppure i pulsanti Send e Receive, o Transfer, se lo schermo è diviso in orizzontale). Durante il trasferimento, comparirà una finestrella in cui potrete vedere la percentuale trasferita, il tempo previsto, e altre informazioni, e in cui inoltre esiste un pulsante Cancel per interrompere il trasferimento. Nel caso stiate usando Win 3.x, e il file remoto abbia un nome più lungo di otto caratteri, il nome sarà troncato; fate attenzione, perchè, se state trasferendo un gruppo di file che hanno uguale estensione e i primi otto caratteri uguali, il PC li sovrascriverà l'uno dopo l'altro, e alla fine vi rimarrà soltanto l'ultimo!

Tornando allo schermo principale, i pulsanti che si trovano in ciascuna delle due parti (quella riferita al computer locale e quella riferita al computer remoto) hanno vari usi: ChgDir permette di cambiare directory inserendone il nome (equivale al comando cd del DOS); MkDir e RmDir permettono rispettivamente di creare e cancellare una directory (in certe versioni RmDir non esiste, e si deve usare Delete); View permette di visualizzare il file, tipicamente di testo ASCII, attualmente selezionato; Exec permette di eseguire il file selezionato (operazione sconsigliata su siti remoti, se non altro per evitare sorprese tipo virus...); Delete e Rename permettono rispettivamente di cancellare o rinominare i file selezionati; DirInfo permette di avere informazioni più dettagliate sui file contenuti nella directory corrente, mentre Refresh aggiorna l'elenco dei file. L'utilità di questi due pulsanti dipende anche dalla vostra configurazione del programma (di cui si parlerà in seguito); in particolare, configurando in un certo modo il programma è possibile ricevere automaticamente sia le informazioni dettagliate sia gli aggiornamenti dell'elenco dei file ogni volta che si effettua un trasferimento. Ovviamente, le operazioni possibili sul sito remoto sono legate anche al tipo di accesso: ad esempio, negli accessi di FTP anonimo solitamente non potete cancellare e rinominare file, creare o cancellare directory, e neanche scaricare file dal vostro PC al server remoto, se non nella directory /incoming.

Il programma determina automaticamente il tipo dei file trasferiti (ASCII o binario) guardando la loro estensione; tuttavia, è possibile stabilire a mano la modalità di trasferimento da utilizzare, tramite i due bottoni posti in basso a destra nello schermo. Ricordate di controllare sempre che la modalità usata sia quella giusta; essa è indicata anche nei messaggi della finestra di stato e nella finestrella che si apre durante i trasferimenti.

Alcuni comandi addizionali possono essere richiamati dal menu che compare premendo il pulsante destro sui nomi dei file; in particolare, è possibile (selezionando Sort) ordinare secondo vari criteri i file contenuti nella finestra; inoltre, su server remoti di tipo Unix, è possibile modificare i privilegi del file, mediante il comando Chmod.

Esistono ancora alcuni utili pulsanti posti nella parte alta dello schermo: Cancel permette di interrompere l'operazione in corso, Help richiama l'help del programma, Exit esce dal programma, mentre Options permette di richiamare le opzioni di configurazione del programma. WsFtp, difatti, è estremamente flessibile e dispone di un grande numero di opzioni: vedremo qui le più utili, mentre per la descrizione delle altre si può utilizzare la guida acclusa al programma. Premendo il pulsante Options, comparirà un elenco delle varie schermate di configurazione, da cui potrete richiamare le schermate vere e proprie; dopo aver modificato le opzioni contenute in ciascuna di esse, dovrete premere Save per salvare le modifiche o Cancel per scartarle.

Nella schermata Program Options troverete le seguenti caselle:
Alternate Screen LayoutSe barrata, lo schermo sarà diviso in orizzontale. Se non barrata, lo schermo sarà diviso in verticale.
Show Buttons on Top...Se barrata, la pulsantiera generale (quella che inizia con Connect) sarà mostrata in alto. Se non barrata, sarà mostrata in basso.
Show Full Directory Info...Se barrata, il programma recupererà automaticamente le informazioni complete (data, dimensione...) su tutti i file contenuti nella directory in cui state entrando. Se non barrata, esso recupererà solo i nomi dei file, risparmiando tempo, e potrete poi ottenere le informazioni complete premendo il pulsante DirInfo.
Verify DeletionsSe barrata, vi sarà chiesta conferma per ogni comando di cancellazione.
Show Connect Dialog...Se barrata, ogni volta che aprite il programma si aprirà automaticamente anche la finestra delle connessioni.

Vi sono inoltre altri elementi utili: nel riquadro Double Click potete stabilire quale operazione deve essere compiuta ogni volta che doppiocliccate sul nome di un file (trasferirlo, visualizzarlo o non fare nulla); nel riquadro Listbox Font potrete selezionare il carattere da usare per i nomi dei file e delle directory all'interno delle finestre; nella casella E-mail address dovete inserire il vostro indirizzo di E-mail, che sarà usato automaticamente per le connessioni anonime; nella casella Text Viewer potete specificare il nome e relativo percorso di un programma per visualizzare testo, che sarà usato a tale scopo.

Nella schermata Session Options troverete le seguenti caselle:
Auto Update Remote Dir...Se barrata, dopo ogni operazione il programma aggiornerà la lista dei file nella directory corrente sul sito remoto. Se non barrata, risparmierete tempo, ma dovrete ricordarvi di premere il pulsante Refresh per ottenere la lista aggiornata ogni volta che essa cambia.
Show Transfer DialogSe non barrata, non comparirà la finestrella con le informazioni durante il trasferimento.
Use PASV Transfer...Questa casella normalmente non deve essere selezionata; dovrete barrarla se non riuscite a trasferire file e vi trovate dietro un firewall. (In questo caso, forse vi sarà necessario barrare anche Use Firewall.)
Sorted ListboxesSe barrata, i file saranno sempre mostrati in ordine alfabetico. Se non barrata, saranno mostrati nell'ordine in cui sono sul sito.
Receive Unique(Riquadro File Names.) Se barrata, quando ricevete dei file il PC controllerà che non ne esistano altri con lo stesso nome nella directory corrente, evitando quindi di sovrascriverli e assegnando ad essi un nome diverso.
Prompt for Destination...(Riquadro File Names.) Se barrata, vi sarà chiesto con che nome volete salvare i file che trasferite (utile per trasferire su Win 3.x molti file con nomi lunghi, che spesso vengono troncati e resi incomprensibili).
Le opzioni di questa schermata possono essere settate in modo diverso per ciascun sito; se volete applicarle a tutti i siti, premete Save as Default.

Nella schermata ASCII Extensions potrete inserire l'elenco delle estensioni e dei nomi di file che solitamente corrispondono a testi ASCII; in questo modo, il programma userà automaticamente il modo di trasferimento ASCII ogni volta che incontra un file con tali estensioni o nomi, e userà il modo binario per gli altri.

Premendo su Save Window Locations, infine, potrete memorizzare le attuali posizioni e dimensioni delle finestre, che saranno riutilizzate in seguito ogni volta che caricate il programma.


Segnalibro 15.15. Come si installa, si configura e si usa mIrc?

mIrc è uno dei più diffusi clienti IRC per Windows; le indicazioni seguenti si riferiscono alla versione 4.72, ma restano quasi interamente valide per versioni successive come la 5.x. Tale versione è distribuita in due file, MIRC472S.EXE (versione 16 bit) e MIRC472T.EXE (versione 32 bit). Eseguendo il file, si potrà indicare una directory dove installare il programma; al termine, il programma di installazione cercherà di creare un'icona per il programma, e in Windows 95 potreste essere costretti a creare manualmente un collegamento o una voce di menu per il programma. Le istruzioni sottostanti sono state ricavate per la versione a 32 bit, ma dovrebbero valere anche per quella a 16 bit; prima di cominciare, è bene, se ancora non l'avete fatto, che leggiate le informazioni generali su IRC contenute nel quinto capitolo.

Al primo caricamento del programma - dopo la visualizzazione del volto dell'autore e delle condizioni di licenza - è necessario configurare mIrc con alcune informazioni fondamentali (che possono essere richiamate e modificate successivamente selezionando Setup nel menu File). In particolare, nel riquadro IRC Servers del setup vanno inseriti il nome e l'E-mail dell'utente, il soprannome (nickname) che egli intende adottare nelle conversazioni IRC, e un soprannome alternativo (alternate) nel caso il nickname desiderato sia già "occupato". Viene inoltre presentata una lunga lista di server, ordinati per rete IRC a cui appartengono, tra cui è necessario scegliere quello che si vuole utilizzare; per gli utenti italiani, la scelta consigliata è IRCNet: EU, IT, Pisa, che corrisponde al server irc.ccii.unipi.it, ma potete anche utilizzare altri server sulla stessa rete IRC o su reti diverse. E' quindi possibile premere Connect per collegarsi, oppure OK per entrare nello schermo principale del programma senza aprire la connessione; in questo caso, sarà poi possibile collegarsi selezionando Connect nel menu File.

Dallo schermo di configurazione è anche possibile aggiungere server (premendo su Add), eliminarli (premendo su Delete) o modificare le informazioni tecniche relative a ciascun server (premendo su Edit). Per ciascun server, è necessario inserire una descrizione, che è il nome con cui il server sarà inserito nell'elenco, il nome letterale del computer su cui è posto il server (come appunto irc.ccii.unipi.it), il numero di porta (solitamente 6667) e la rete IRC (gruppo di server) a cui appartiene (parametro comunque non fondamentale).

Il programma si preoccupa automaticamente di rilevare ad ogni uso l'indirizzo IP e il nome del computer dell'utente, che sono necessari al funzionamento del programma. Questa caratteristica è particolarmente utile per gli utenti che si collegano con il sistema dell'IP dinamico; comunque, se doveste avere problemi, controllate che, nel quadro Local info del setup, sotto la dicitura On connect, always get, sia barrata la casella Local host.

Come detto, selezionando File | Connect si stabilisce la connessione con il server indicato nello schermo di configurazione; a questo punto nella finestra di "status" compariranno alcuni messaggi informativi. All'atto della connessione, comparirà una finestra con un elenco dei vostri canali preferiti (che, all'inizio, contiene alcuni canali predefiniti); anche qui, potrete aggiungere o modificare le voci dell'elenco, in modo simile a quanto fatto per i server, e selezionare il canale a cui volete unirvi, cliccando poi sul pulsante Join. Per aggiungere un canale nell'elenco, basta scrivere il suo nome nella riga in alto e poi premere Add. Per gli utenti un po' più pratici e allergici ai sistemi a finestra, comunque, è possibile inserire direttamente i comandi IRC desiderati, usando la riga di digitazione disponibile nella parte bassa di ogni finestra.

Quando ci si collega con un particolare canale, compare sul video un'altra finestra, nella quale saranno visualizzati i messaggi inseriti dagli altri utenti via via che il server li riceve. Anche in questa finestra si ha a disposizione una riga nella quale inserire comandi oppure i messaggi che si vogliono spedire sul canale. È possibile aprire più di un canale, utilizzando finestre diverse. E' possibile inserire "effetti speciali" in mezzo al testo inviato sul canale: ad esempio, premendo Ctrl-K seguito da un numero si può inserire un "carattere speciale" per colorare il testo seguente (il colore dipende dal numero inserito); inserendo un ulteriore Ctrl-K si termina la parte colorata. Con Ctrl-B, Ctrl-U e Ctrl-R si può rispettivamente rendere in grassetto, sottolineare o visualizzare in inverso il testo seguente.

Il programma è estremamente potente ed è dotato di moltissime opzioni; include tra l'altro un cliente Finger (richiamabile con Tools | Finger); supporta inoltre i collegamenti diretti tra utenti tramite il protocollo DCC, inclusa la possibilità di riprendere il trasferimento di un file con DCC che sia stato interrotto in precedenza (DCC Resume), che non è standard e funziona soltanto se entrambi gli utenti stanno usando mIrc. Tuttavia, è anche dotato di un file di aiuto discretamente dettagliato, che è possibile richiamare dal menu Help, per cui non è il caso qui di approfondirne troppo l'uso. Inoltre, per maggiori informazioni e per gli aggiornamenti potete consultare il sito http://www.mirc.co.uk/.


Segnalibro 15.16. Come si installa, si configura e si usa Ewan Terminal?

Ewan Terminal è un comune programma di emulazione di terminale per collegamenti Telnet, che è necessario agli utenti di Windows 3.x per controllare a distanza un elaboratore in rete (gli utenti di Windows 95 dispongono di un proprio programma di Telnet). Ewan è distribuito in modalità freeware all'interno di un archivio denominato EWAN1052.ZIP. Questo archivio contiene la versione 1.052, a cui si riferiscono le indicazioni contenute in questo paragrafo della guida; per installare il programma, è necessario creare una directory temporanea sull'hard disk e scompattarvi dentro il contenuto dell'archivio, quindi eseguire (da Windows) il file INSTALL.EXE che sarà stato creato nella directory temporanea e seguire le istruzioni che compariranno sullo schermo.

Il programma è dotato di un file di help, che si può utilizzare per maggiori delucidazioni. All'avviamento, tuttavia, verranno aperte due finestre: la finestra base del programma, nella quale verrà visualizzato l'output del collegamento TELNET, e sopra di essa, in primo piano, la finestra denominata Connect to site e contenente la lista dei siti (sitelist), ossia un elenco dei siti con cui volete poter stabilire un collegamento Telnet. Prima di poter effettuare un collegamento è necessario inserire i parametri del sito con cui ci si vuole collegare; per fare questo, è sufficiente premere il pulsante New nella finestra contenente la lista dei siti. Verrà visualizzata una ulteriore finestra, nella quale dovrete inserire i seguenti parametri:

NameNome che volete dare all'insieme di parametri di collegamento che state inserendo: si tratta solitamente di una abbreviazione tramite la quale potrete, per vostra comodità, effettuare in seguito nuovamente lo stesso collegamento senza dover ri-inserire tutti i dati.
Network address...Nome letterale o IP numerico del sito con cui volete stabilire il collegamento Telnet.
Service (port)Normalmente dovrete barrare la casella Telnet (porta 23). Se però, per un qualsiasi motivo, dovete stabilire un collegamento con una diversa porta di comunicazione del sito, potete barrare la casella Custom e inserire nella riga sottostante il numero di porta desiderato.
ConfigurationNome della configurazione di collegamento (dimensioni della finestra, carattere usato...) che volete utilizzare quando vi collegate a tale sito (di questo si parlerà in seguito, per il momento potete utilizzare la configurazione di default).

Dopo aver premuto OK, nella lista dei siti verrà aggiunto il Name che avete dato al modello di collegamento; premendo Save potrete salvare le informazioni inserite sull'hard disk, in modo che, le prossime volte che caricherete il programma, il sito che avete appena inserito ricompaia nella lista dei siti. Il vantaggio è il seguente: potete stabilire un collegamento con un sito che avete inserito in precedenza nella sitelist semplicemente cliccando due volte sul nome associato ad esso nella lista, oppure selezionandolo (cliccando una volta sul nome ad esso associato) e premendo OK. In questo modo, non dovrete inserire ogni volta il nome del sito e tutti i parametri di configurazione. È comunque possibile modificare i parametri di una voce della lista dei siti semplicemente selezionandola e poi premendo Edit; è possibile cancellarla selezionandola e premendo Delete. Grazie al sistema dei "nomi" associati a ciascuna voce della lista, potete avere più voci nella sitelist corrispondenti ad uno stesso sito, ma con numeri di porta o configurazioni di collegamento diverse.

Stabilendo un collegamento oppure selezionando Cancel nella lista dei siti, la finestra ad essa dedicata scompare, e si viene riportati alla finestra principale del programma. In tale finestra potrete inserire l'input e osservare l'output (testuale) del computer che state controllando a distanza tramite TELNET, proprio come se lo schermo fosse quello del monitor di tale computer. Inoltre, potrete richiamare alcune opzioni di menu; infine, in basso a destra è posta una icona, che è rossa con una croce sopra quando non è attivo il collegamento TELNET, mentre è verde quando vi è un collegamento funzionante. Se state stabilendo un collegamento, tipicamente l'icona diventerà verde, quindi vi verranno chiesti il login e la password, e potrete poi cominciare a lavorare. Quando uscirete dall'area, ad esempio con il comando logout o simili, l'icona ridiventerà rossa.

Dalla finestra principale è possibile, in qualsiasi momento, richiamare la lista dei siti per effettuare un nuovo collegamento (Open nel menu File) o inserire una nuova voce nella lista (New nello stesso menu). E' inoltre possibile, tramite lo stesso menu, visualizzare sullo schermo un file di testo (Show file) oppure aprire un capture file, ossia un file di testo in cui vengono salvati l'input e l'output del collegamento, proprio come li vedete sullo schermo. Nel caso si vogliano quindi salvare questi dati, magari per poterli poi rivedere con calma dopo essersi disconnessi, è necessario per prima cosa aprire il capture file: difatti solo l'input e l'output successivi all'apertura del file saranno salvati. Il programma vi chiederà il nome di un file in cui salvare i dati, solitamente con estensione .CAP; se il file esiste già, vi chiederà se volete salvare i nuovi dati in coda a quelli precedenti (Append to file) oppure cancellare i dati precedenti (Overwrite). A questo punto, tutti i dati successivi saranno salvati, finchè non selezionerete l'opzione Close capture file, che compare al posto di Open capture file, nel menu File, quando il capture file è aperto. L'operazione di cattura dei dati è segnalata anche dalla dicitura Capture file is open nella barra inferiore dello schermo. Dal menu File è anche possibile stampare la schermata attualmente visualizzata (Print | Screen) o l'intero insieme dei dati precedentemente visualizzati nel collegamento, almeno per quella parte ancora in memoria (Print | Entire scrollback).

Nel menu Session è possibile, quando si è collegati con un sito, terminare il collegamento (Disconnect), oppure, quando non si è collegati con nessun sito, collegarsi con l'ultimo sito utilizzato (Connect).

Tramite il menu Options è possibile modificare le configurazioni del programma. L'opzione Edit configurations permette di modificare le configurazioni di collegamento: verrà visualizzata la finestra delle configurazioni, che è simile a quella della lista dei siti. Ad ogni configurazione, difatti, è associato un nome; selezionando New si può creare una nuova configurazione, mentre con Edit si può modificare una configurazione esistente. Quando si sceglie di creare o modificare una configurazione, compare una finestra in cui è possibile inserire il nome della configurazione e, tramite una serie di bottoni, richiamare gli schermi delle varie opzioni. Ecco quindi un elenco dei bottoni esistenti e delle opzioni che possono essere modificate all'interno delle finestre che compaiono quando li si preme:

Screen...
Permette di indicare il numero di righe e colonne dello schermo "emulato" che compare nella vostra finestra. La maggior parte dei server Telnet supportano un numero qualsiasi di righe e colonne, ma i programmi più vecchi funzioneranno soltanto con alcuni valori (tipicamente 80 colonne per 24 righe). Inoltre, si può specificare il numero di righe da tenere in memoria (Lines in scrollback, visualizzabili durante il collegamento con la barra di scorrimento posta sul bordo destro della finestra principale), quali elementi della finestra devono essere visualizzati, e se, quando si modificano le dimensioni della finestra principale, si vuole che venga modificato il numero di righe e colonne dello schermo emulato senza cambiare le dimensioni del carattere (Resize screen) oppure si preferisce che venga ingrandito o rimpicciolito il carattere usato per il testo senza modificare il numero di righe e colonne indicato nella configurazione (Resize font). Infine, premendo il pulsante Browse in basso a destra si può modificare il font usato per visualizzare il testo sullo schermo.
Emulation
Determina il tipo di terminale emulato; potete chiedere a chi vi ha dato l'account sul computer remoto quale sia il tipo migliore per quel computer. La scelta classica è DEC-VT100. Se avete problemi di terminale - ad esempio, subito dopo il login vi viene visualizzato un errore del tipo Terminal type unknown - leggete anche la parte riguardante lo schermo Emul. options...
Keyboard...
Permette di specificare una "rimappatura" dei tasti della tastiera in modo da adeguarsi alla configurazione del computer remoto. Normalmente non dovrebbe essere necessario usare questa opzione; in caso di necessità, consultate la documentazione del programma.
Printer font...
Specifica il tipo di carattere usato per la stampa dell'output del terminale.
Behaviour...
Mediante il primo riquadro potete scegliere se, ogni 10 minuti di inattività, mandare comunque un carattere (che può essere un Invio (CR-LF) o un F9) al computer remoto; questo può essere utile se, dopo 10 minuti di inattività, il computer remoto vi scollega automaticamente - come spesso è previsto - e voi non desiderate che ciò accada. Barrando la casella nell'ultima riga, invece, il programma verrà chiuso automaticamente quando vi disconnettete dal computer remoto.
Emul. options...
Questo schermo vi permette di settare opzioni varie: in alto a sinistra, sono previste due rimappature della tastiera che normalmente vi converrà selezionare, barrando le relative caselle; subito sotto, potete scegliere di azzerare automaticamente il bit più significativo dei caratteri inviati dal computer remoto (Strip 8th bit), opzione che potete provare ad usare se sullo schermo vi compaiono caratteri strani e apparentemente senza senso; infine, potete decidere di visualizzare le frasi in neretto come colorate. A fianco, potete selezionare i colori da usare per i vari elementi dello schermo. Infine, particolarmente importante è la riga posta in basso. Difatti, quasi tutti i computer remoti richiedono, all'atto del login, che venga settata la variabile d'ambiente TERM ad un valore predefinito corrispondente al tipo di terminale. Ewan setta normalmente questa variabile al valore indicato nello schermo Emulation, che dovrebbe essere standard; in realtà, tuttavia, molti computer usano per questa variabile d'ambiente valori non standard, come ad esempio vt100 al posto di DEC-VT100. In questo caso, all'atto del collegamento vi sarà visualizzato un messaggio del tipo Terminal type unknown e vi sarà richiesto di inserire il valore corretto (che potete chiedere a chi vi ha dato l'account). Per evitare di svolgere ogni volta questa procedura, potete inserire direttamente tale valore in questa riga; il programma lo userà automaticamente ogni volta che stabilisce il collegamento.
Input filter...
Permette di filtrare alcuni caratteri in ingresso, che in realtà non hanno significato. Normalmente non dovete utilizzare questa opzione.

Come già detto, ciascuna configurazione può essere associata ad un certo numero di voci della lista dei siti per le quali voi volete che sia usata quando stabilite il collegamento: questo si ottiene modificando la riga Configuration della voce della lista dei siti interessata. Per ciascun sito o insieme di siti, quindi, potete creare la configurazione più adatta, darle un nome qualsiasi, diverso da quello delle altre configurazioni e delle voci della sitelist, e associarla ai siti interessati.

Altre opzioni del menu Options sono:

Potete anche salvare la posizione e le dimensioni della finestra per ciascuna configurazione: per fare questo, mentre siete collegati con il sito usando la configurazione desiderata, ridimensionate la finestra a piacere, quindi selezionate Save nel menu File.


Segnalibro 15.17. Come si usa il Telnet di Windows 95?

Insieme a Windows 95 viene fornito un programma di Telnet, che, sebbene semplice e senza fronzoli, può tranquillamente essere utilizzato per il controllo a distanza della maggior parte degli account remoti.

Tale programma è denominato TELNET.EXE e viene installato nella directory di Windows 95 quando installate il protocollo TCP/IP nella Rete di Windows 95; potete quindi creare un collegamento o una voce di menu per tale programma. Esso può anche essere controllato dalla riga di comando: in particolare una riga di comando del tipo

telnet nomesito numeroporta

provocherà il caricamento del programma e il collegamento immediato - ammesso che il collegamento con la rete sia stato stabilito - con il sito e il numero di porta indicati; il numero di porta può essere omesso per i normali collegamenti Telnet (porta 23). Pertanto, creando collegamenti o voci di menu con tale riga di comando li si potrà utilizzare per collegarsi, con un semplice click, con un ben determinato elaboratore remoto.

Se non si vuole creare un collegamento, è comunque possibile caricare Telnet eseguendo, mediante l'apposito comando del menu Avvio di Windows 95, il file TELNET.EXE. Una volta caricato il programma è possibile selezionare Sistema Remoto nel menu Connetti: in questo modo sarà presentata una finestra in cui inserire il nome del sito a cui ci si vuole collegare, e poi sarà stabilito il collegamento. Nello stesso menu, viene presentata una lista degli ultimi siti a cui ci si è collegati, in modo da potercisi ricollegare velocemente. Per interrompere brutalmente un collegamento in corso, è possibile selezionare Disconnetti.

E' possibile personalizzare qualche limitato parametro del programma tramite la voce Preferenze del menu Terminale; in particolare, premendo sul pulsante Caratteri è possibile modificare il tipo e il colore dei caratteri usati nella finestra, mentre tramite il pulsante Colore Sfondo è possibile modificare il colore dello sfondo della finestra. Inoltre, è possibile registrare tutto quello che compare nella finestra di connessione, ad esempio per riguardarlo più tardi dopo essersi disconnessi, selezionando Inizia registrazione nel menu Terminale; verrà chiesto il nome di un file di testo in cui registrare i dati. La registrazione sarà interrotta quando ci si disconnette o quando si seleziona Termina registrazione nello stesso menu.


Segnalibro 15.18. Che cos'è un "cliente specializzato" e a cosa serve?

Come visto, esistono su Internet un certo numero di protocolli di alto livello standardizzati, per fornire i servizi principali: il WWW, il trasferimento di file, la posta elettronica e molti altri sono gestiti con modalità standard, e chiunque può scrivere un programma per farlo. Tuttavia, certi particolari siti o servizi necessitano di capacità superiori a quelle fornite dai protocolli standard, o semplicemente sono sviluppati con sistemi proprietari e protetti da copyright. Per questo motivo, esiste un grande numero di programmi progettati appositamente per l'uso di uno o al più pochi siti, che permettono di ottimizzare l'uso dei servizi forniti da tali siti. Ad esempio, molti MUD o mondi virtuali richiedono l'uso di un "cliente specializzato".

Solitamente, i clienti specializzati sono distribuiti direttamente sul sito per il cui uso sono necessari; il loro uso è solitamente gratuito per i servizi di svago e ricreazione, mentre viene richiesta una tariffa (oppure il programma viene fornito insieme al pagamento dell'iscrizione) per servizi commerciali. E' abbastanza raro, invece, trovare questi programmi in giro per la rete, visto che il loro uso è comunque limitato.

Una particolare categoria di clienti specializzati è formata dai plug-in. Un plug-in è un programma che non è in grado di funzionare da solo, ma va a modificare e aumentare le capacità di altri programmi, inserendosi al suo interno come una espansione. In particolare, per quanto riguarda Netscape sono disponibili decine di plug-in, alcuni potenzialmente di vasto utilizzo (come quelli per la visualizzazione di particolari formati di animazione o di mondi virtuali VRML), altri estremamente specializzati (esiste persino un plug-in per visualizzare in tre dimensioni la struttura di molecole chimiche). Essi sono disponibili sul sito di Netscape o nei mirror situati in giro per il mondo.


Segnalibro 15.19. Che cos'è PING e a cosa serve?

Ping è il nome di un programma che serve a verificare la raggiungibilità di un sito e l'efficienza del collegamento che si può stabilire con esso. Nato originariamente in sede militare, per poter controllare in tempo reale l'eventuale interruzione di tratti di rete, è comunemente installato in tutti i sistemi Unix connessi alla rete; ne esistono varie realizzazioni anche per Windows, sia a sè stanti (WsPing) sia incluse in altri prodotti. Ad esempio, le versioni 2.x di Trumpet Winsock includono nella loro directory un semplice Ping (PINGW.EXE), mentre nella directory di Windows 95 troverete il programma PING.EXE, che viene installato quando installate il protocollo TCP/IP e va eseguito da un prompt del DOS.

Il funzionamento del programma è molto semplice: l'utente fornisce al programma di Ping il nome di un sito remoto, con cui vuole provare il collegamento. Il programma spedisce allora un certo numero di pacchetti di dati qualsiasi al computer remoto, che provvede a sua volta a rispedirli al computer dell'utente man mano che arrivano. Il programma di Ping conta quindi il numero di pacchetti che sono ritornati e il tempo impiegato, e restituisce questo tipo di statistiche all'utente. Si può così verificare se il computer remoto è "raggiungibile" e in tal caso qual è il tempo medio di trasmissione in entrambi i sensi. Questo, ad esempio, è l'output del comando ping giunone.polito.it dato dal prompt del DOS di Windows 95:

Pinging giunone.polito.it [130.192.3.45] with 32 bytes of data:

Reply from 130.192.3.45: bytes=32 time=183ms TTL=249
Reply from 130.192.3.45: bytes=32 time=279ms TTL=249
Reply from 130.192.3.45: bytes=32 time=182ms TTL=249
Reply from 130.192.3.45: bytes=32 time=163ms TTL=249

Il programma continuerà all'infinito a testare la connessione, finchè non lo interromperete premendo Ctrl - C. Il parametro TTL rappresenta il tempo di vita con cui arrivano i pacchetti in risposta dal computer remoto; solitamente, la differenza tra esso e 255 vi dà il numero di router sul percorso tra i due computer.


Segnalibro 15.20. Che cos'è NSLOOKUP (o HOST) e a cosa serve?

NSLookup (abbreviazione per Name Server Lookup) è un programma che effettua ricerche all'interno dei database del DNS (che, come visto, è il sistema di traduzione che permette di risalire dai nomi letterali dei computer ai codici IP numerici e quindi alla loro posizione sulla rete, e viceversa). Solitamente, l'utente comune non ha alcun bisogno di effettuare questo tipo di ricerche, se non per curiosità, o per qualche caccia al tesoro informatica; tuttavia, può essere utile sapere che tramite questo tipo di programmi si possono ritrovare gli IP numerici corrispondenti ad un nome letterale, e viceversa - cosa che può ad esempio essere utile anche per poter poi configurare certi programmi di comunicazione che accettano solo gli IP numerici. I programmi più completi recuperano anche altre informazioni, come il name server competente per il dominio del computer remoto, o eventuali "alias" (altri nomi assegnati allo stesso computer).

Per Windows, esistono versioni ridotte (WsHost) che effettuano solamente la conversione da IP numerico a nome letterale e viceversa.


Segnalibro 15.21. Che cos'è TRACEROUTE (o HOP) e a cosa serve?

Traceroute è un programma di diagnostica e statistica diffuso sui grossi server Unix, che ha come scopo quello di individuare il percorso compiuto dai pacchetti di dati per giungere dal computer dell'utente ad un computer remoto. Quando l'utente fornisce a Traceroute il nome di un computer remoto, il programma spedisce ad esso un particolare pacchetto di dati, che provoca la spedizione di un messaggio interpretabile come segnale di "ricevuto" da ciascuno dei computer incontrati lungo il percorso. In questo modo, il programma restituisce all'utente l'elenco di tutti i computer tramite cui è passato il pacchetto e dei tempi di percorrenza di ciascuna tratta, cosa che può essere di grande interesse per gli amministratori di rete, ma può anche soddisfare le curiosità degli utenti comuni. In genere, per ciascun nodo del percorso vengono effettuate tre prove, e sono quindi restituiti tre valori di tempo.

Questo è il tipico output di un Traceroute:

Tracing route to menelao.polito.it [130.192.3.30]
over a maximum of 30 hops:

  1   215 ms   232 ms   234 ms  dial02.dialup.csi.it [158.102.23.254] 
  2   162 ms   213 ms   526 ms  csi-policy.csi.it [158.102.255.62]
  3   187 ms   423 ms   178 ms  192.168.255.62
  4     *        *        *     Request timed out.
  5   304 ms   297 ms   221 ms  130.192.80.1
  6   207 ms   185 ms   194 ms  LAN-gw.polito.it [130.192.2.254]
  7   213 ms   213 ms   193 ms  menelao.polito.it [130.192.3.30]

Trace complete.

Per raggiungere dal computer dell'utente il server desiderato (in questo caso, menelao.polito.it) sono necessari sette passaggi; per ognuno, sono riportati il nome e/o l'indirizzo IP, e i tempi di risposta nei tre tentativi. Come vedete, i tempi non sono affatto crescenti man mano che ci si allontana, come ci si aspetterebbe: difatti il tempo di risposta è fortemente influenzato anche dalle prestazioni del server. Si noti anche che il quarto host intermedio non ha risposto alle richieste (probabilmente questa attività è stata disabilitata per motivi di sicurezza o prestazioni).

Per Windows 3.x, un programma simile (Trumpet Hop) è fornito insieme alla versione 2.1 di Trumpet Winsock. Per Windows 95, invece, il programma TRACERT.EXE è fornito insieme al sistema operativo, nella directory di Windows; viene installato quando installate il protocollo TCP/IP, e va eseguito da un prompt del DOS.


Leggi il sedicesimo capitolo

(C) 1996-1998 Vittorio Bertola - v.bertola@goemon.polito.it