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Per quanto riguarda l'hardware, anche un PC con processore 8088 è sufficiente; tuttavia, tutti i computer sui quali non è disponibile Windows (in una qualsiasi versione) potranno accedere alla rete soltanto in modalità testuale, mediante appositi programmi da DOS. Comunque, stavamo scherzando... di fatto, un sistema operativo grafico è ormai necessario per utilizzare Internet. In questo capitolo e nel successivo, quindi, ci occuperemo esclusivamente dell'hardware e del software necessario per l'uso di Internet con un PC e un sistema operativo Windows.
Per quanto riguarda l'hardware, le necessità sono:
Comunque, dovendo acquistare un computer in questo momento è il caso di orientarsi almeno su di un Pentium MMX da 166 o 200 MHz, con almeno 16 MB di RAM (possibilmente 32), ulteriormente espandibili in caso di necessità.
Fino a qualche anno fa, le schede video rispettavano alcuni standard (CGA, EGA, VGA...). Con la crescita delle capacità grafiche dei computer, comunque, il numero di produttori è aumentato, ed ha portato ad una notevole anarchia nel mercato, che spesso offre pochi punti di riferimento.
Ciascuna scheda video è caratterizzata in generale dalle risoluzioni visualizzabili. Una risoluzione, o meglio modo video, è caratterizzata da due dimensioni (larghezza e altezza) e da un numero di colori. Le dimensioni indicano il numero di colonne e righe in cui viene diviso il monitor; il loro prodotto dà il numero di pixel (ossia, puntini elementari) sullo schermo: maggiore è il numero di pixel, migliore sarà l'immagine, in quanto essa sarà composta da puntini di dimensioni minori, mentre se il numero di pixel è basso si avrà l'effetto "quadratoso" tipico dei computer di qualche anno fa. Il numero di colori è il massimo numero di colori diversi che possono essere mostrati contemporaneamente sullo schermo, e viene talvolta dato sotto forma di numero di bit, nel qual caso il numero dei colori è pari a 2 elevato al numero di bit. Le modalità a 16 milioni di colori (24 bit) vengono indicate come truecolor. Ad esempio, alla risoluzione 800x600 in 256 colori (o anche 800x600x8 bit, visto che 256 = 2 all'ottava) lo schermo viene diviso in 800 colonne e 600 righe (ossia in 480.000 puntini) e vengono visualizzati al più 256 colori.
Le risoluzioni visualizzabili sono limitate dalla memoria disponibile sulla scheda video (e non dalla RAM del computer; ciascuna scheda attinge dalla propria memoria video (VRAM)). Ad esempio, nella risoluzione 800x600x8 bit (256 colori), ciascun pixel può assumere 256 valori diversi a seconda del suo colore, per cui per ciascun pixel sono necessari 8 bit per memorizzare il suo colore, ossia un byte. Essendoci 480.000 puntini sullo schermo, saranno necessari 480.000 byte per poter memorizzare l'intera schermata, per cui la scheda dovrà disporre di una propria memoria di almeno 480.000 byte per poter funzionare a quella risoluzione. Le schede attuali hanno tipicamente una memoria di 1, 2 o 4 megabyte.
Oltre alla scheda video, comunque, perchè la risoluzione possa essere utilizzata anche il monitor deve supportarla: scegliendo un monitor è bene informarsi di quali sono le sue risoluzioni massime. Molti monitor riescono a raggiungere risoluzioni maggiori tramite la tecnica dell'interlacciamento: se si deve visualizzare una schermata ad esempio di 1024 righe, il monitor divide il proprio schermo in 512 righe (la metà), accoppia le 1024 righe della schermata a due a due, accoppiando righe tra loro adiacenti, e visualizza alternativamente l'una e l'altra delle righe di ciascuna coppia sulla stessa riga delle 512 disponibili; in questo modo, se l'alternanza delle due righe della schermata sulla stessa riga del video è sufficientemente rapida, si riesce a creare l'illusione della presenza di entrambe le righe. Tuttavia, in questo modo si ottengono immagini che, come normalmente si dice, "ballano", e alla lunga stancano gli occhi molto più di un video normale: pertanto non conviene adottare modalità video alle quali il proprio monitor adotta l'interlacciamento, ed è bene informarsi all'atto dell'acquisto su quali siano le risoluzioni interlacciate.
La scheda audio è un componente meno diffuso, che permette al software che la supporta di generare e registrare suono. Al momento la scheda più diffusa è la Sound Blaster nelle sue varie versioni: la Pro (che genera suoni in modulazione di frequenza (FM) a 8 bit), la 16 (suoni in FM a 16 bit) e le AWE 32/64/64 Gold (che si servono anche di suoni campionati, che presentano una qualità migliore di quelli in FM). Un'altra scheda, meno diffusa e quindi meno supportata, è la Gravis Ultrasound.
Tra le caratteristiche più importanti di una scheda audio vi sono le sue capacità di comunicazione: la scheda può essere half duplex - e in questo caso non può registrare suono mentre ne riproduce - o full duplex - e in questo caso può registrare e riprodurre contemporaneamente. Quest'ultima caratteristica - posseduta ad esempio dalle SoundBlaster AWE 64, ma non dalla 16 - è fondamentale per usare il PC per telefonare in rete o come studio di registrazione audio casalingo. Inoltre, può essere utile la compatibilità con lo standard General MIDI, ossia la capacità della scheda di riprodurre brani MIDI utilizzando un set di strumenti standard di buona qualità.
Il modem è solitamente collegato al computer tramite una linea seriale, ossia un cavo sul quale può venire trasmesso un bit per volta, per cui i messaggi vengono trasmessi sotto forma di sequenza di bit. (Il contrario di una linea seriale è una linea parallela, in cui più bit possono venire trasmessi contemporaneamente, usando un filo diverso per ciascun bit: un esempio è il bus interno del vostro calcolatore.) Il modem andrà quindi connesso alla porta seriale del computer, che diventa, come vedremo tra poco, un elemento molto importante per la qualità della vostra connessione.
Si può distinguere tra data modem (modem per la trasmissione di dati) e fax modem (modem per la trasmissione di fax); la maggior parte dei modelli oggi in commercio incorpora entrambe le funzioni, permettendo sia la trasmissione di dati (come ad esempio è necessario per connettersi a Internet) sia la trasmissione di fax. In realtà, un fax non è altro che un insieme di dati binari che rappresenta la codifica digitale di una pagina scritta; comunque, la sua trasmissione verso un normale fax richiede che il modem sia esplicitamente predisposto per tale operazione; questa predisposizione viene appunto indicata dicendo che il modem è un fax modem.
I modem possono essere interni o esterni: un modem interno è posto su una scheda inserita direttamente nel computer, mentre un modem esterno è un apparecchio separato, collegato al computer tramite la porta seriale. Le versioni esterne costano leggermente di più e hanno bisogno di una alimentazione separata e di un po' di spazio sulla vostra scrivania, ma sono più facilmente manovrabili e controllabili (se non altro, potete facilmente spegnere e riaccendere il modem o osservarne le spie luminose), e possono essere portati in giro senza problemi, per cui sono generalmente la scelta migliore.
Un modem è essenzialmente caratterizzato dalla sua velocità di trasmissione (in inglese, bit rate o transfer rate), misurata in bps. I bps (bit-per-second, ossia bit al secondo) sono l'unità di misura della velocità di trasmissione di dati binari; in passato si usava indicare il bps anche con il nome baud, che però ha un significato leggermente diverso e non dovrebbe quindi essere usato in questo senso. Al giorno d'oggi la scelta è fra i modelli a 14400 bps, quelli a 28800 bps e quelli a 33600 bps; un modem da 14400 bps può trasmettere nominalmente 14400 bit al secondo, ossia 1800 byte al secondo (14400 diviso 8), mentre un modem da 28800 bps dovrebbe teoricamente raggiungere una velocità doppia. E' stata introdotta recentemente una tecnologia denominata k56flex, che permette di trasmettere a 56 Kbps; in realtà, esistono due sistemi tecnicamente diversi e tra loro incompatibili, e non è chiaro quale diventerà quello standard. Prima di acquistare un modem di questo tipo, quindi, è bene informarsi se il proprio provider lo supporta e in tal caso quale tipo è supportato.
Alcuni modelli (anzi, praticamente tutti) dispongono di una tecnica di compressione che permette di quadruplicare la velocità (ossia arrivare fino a 57600 bps con un modem che nominalmente ne trasmette 14400 o a 115200 bps con un modem da 28800), e/o di una tecnica di correzione degli errori. Solitamente è possibile individuare la presenza o meno di queste caratteristiche da un certo numero di sigle; le più usate sono quelle attribuite dall'ITU (ex CCITT), e in particolare:
Un ultimo aspetto, spesso dimenticato, è quello della porta seriale. È perfettamente inutile disporre di un modem esterno iperveloce, se poi la vostra porta seriale non può andare più velocemente di 9600 bps! Sfortunatamente, la velocità della porta seriale è difficilmente conoscibile dall'utente finale, a meno di non compiere test di vario tipo; fortunatamente, quasi tutte le porte seriali montate negli ultimi due o tre anni sono di tipo UART 16550, e possono tranquillamente gestire le velocità di trasmissione attuali. Le porte UART 16550 offrono prestazioni migliori anche perchè dispongono di un proprio buffer, ossia di proprie aree di memoria tramite le quali può ottimizzare le comunicazioni. (La sigla UART significa Universal Asynchronous Receiver-Transmitter e indica che la porta rispetta alcune specifiche standardizzate; il buffer è spesso accompagnato dalla sigla FIFO, che significa first in, first out e indica che i dati vengono letti ed estrati dal buffer nello stesso ordine con cui ci sono entrati.) Se volete sapere qual è il tipo della vostra porta seriale, potete ad esempio utilizzare l'utility msd fornita con molte versioni del DOS e di Windows (basta digitare il suo nome al prompt del DOS).
Con Windows 95 è spesso possibile utilizzare il riconoscimento automatico delle periferiche: basta accendere il modem, poi accendere il computer, e il modem dovrebbe essere riconosciuto automaticamente. Altrimenti, è possibile premere su Avvio, selezionare Impostazioni e quindi Pannello di controllo; dall'interno del Pannello di Controllo, si può avviare Installa nuovo hardware e seguire le istruzioni; in alternativa, sempre nel Pannello di Controllo, potete doppiocliccare su Modem e selezionare Aggiungi.
Dopo aver installato il modem, vi conviene, dal Pannello di Controllo, doppiocliccare su Modem, selezionare il vostro modem nella finestra sottostante e premere su Proprietà: comparirà uno schermo di configurazione. Nel pannello Generale di tale schermo potrete controllare i settaggi della velocità massima e del numero della porta seriale a cui il modem è collegato, nonchè il volume dell'altoparlante. Tramite la casella Esegui connessione solo a questa velocità, è possibile forzare il modem a non accettare connessioni a velocità più bassa di quella impostata, il che però potrebbe essere problematico con linee telefoniche "sporche". Nel pannello Connessione potete inserire le caratteristiche della connessione (di norma 8 bit di dati, nessun bit di parità, 1 bit di stop), e alcune altre preferenze (barrate la casella Attendi il segnale... se siete collegati a un centralino e dovete attendere che si liberi la linea prima di fare il numero). Cliccando su Avanzate potete configurare altre opzioni; normalmente, è opportuno attivare il controllo d'errore e il controllo di flusso hardware. Nella riga Impostazioni addizionali, inoltre, potete inserire la vostra stringa di configurazione (di cui si parla più sotto); normalmente ciò non è necessario, ma se avete frequenti problemi di connessione provate a creare una stringa di configurazione e ad inserirla. Sempre dal pannello Connessione, cliccando su Impostazioni della porta, è possibile attivare o disattivare il buffer FIFO, a seconda del tipo di porta seriale che avete.
Dallo schermo Modem del Pannello di Controllo, premendo su Proprietà di composizione, potete impostare alcune preferenze relative alla composizione del numero; in particolare, potete selezionare il Tipo di segnale usato per fare il numero (normalmente è a frequenza, usate quello a impulsi solo se siete collegati a una vecchia centrale telefonica elettromeccanica) e potete inserire, nel caso siate collegati ad un centralino, il codice da fare prima di comporre i numeri esterni, urbani e interurbani (ad esempio lo 0).
All'interno di ogni singolo programma che usa il modem sarà poi sufficiente scegliere il vostro modem dall'elenco di quelli installati (anzi, poichè normalmente ne avrete installato soltanto uno, non avrete molto da scegliere!).
Con DOS e Windows 3.x, invece, non vi è una opzione "centralizzata" di installazione del modem, ma ciascun programma di comunicazione richiede all'utente di specificare il tipo di modem nella configurazione; raramente troverete il vostro modem, ma spesso è presente una opzione per un modem Generico o Hayes compatibile che dovrebbe funzionare. Anche le opzioni di composizione del numero devono essere settate per ciascun programma, e a volte sono effettuate mediante uno script. Inoltre, molti programmi permettono o richiedono la configurazione manuale del modem, inserendo la stringa di inizializzazione a mano.
Poichè molti modem non dispongono di una propria memoria interna capace di conservare la configurazione anche quando si spegne l'apparecchio, e comunque il suo uso non è dei più semplici, i programmi solitamente ritrasmettono la configurazione tutte le volte che si accende il modem. Questa operazione viene compiuta trasmettendo al modem, tramite la porta seriale, un certo numero di comandi, tipici del modem stesso, che messi uno dietro l'altro formano la cosiddetta stringa di inizializzazione del modem: un insieme di caratteri apparentemente incomprensibile.
14.4. Cos'è e come si sceglie un modem?
Un modem (contrazione per modulatore - demodulatore) è un apparecchio progettato per convertire i dati digitali provenienti dal computer in un segnale analogico che possa venire trasmesso su di una linea per trasmissione analogica, quale ad esempio la linea telefonica, e inoltre per effettuare anche l'operazione opposta di conversione dei segnali analogici ricevuti tramite la linea telefonica in segnali digitali che possano essere trattati dal computer. La conversione da digitale ad analogico comporta una modulazione in frequenza: a seconda del valore digitale da trasmettere (zero o uno) viene immesso sulla linea analogica un segnale avente frequenza diversa (esistono anche codifiche più complesse, in cui la modulazione non riguarda la frequenza ma altri parametri... ma vi risparmierò la teoria della trasmissione numerica!). La conversione da analogico a digitale è quindi effettuata tramite una demodulazione: il modem legge il segnale che giunge dalla linea analogica e, utilizzando un sistema dipendente dalla modulazione usata, decide quale valore è stato trasmesso, e passa quindi al computer ricevente uno zero o un uno.
Tuttavia, la velocità effettiva che può essere raggiunta dal vostro modem non dipende soltanto dalle sue caratteristiche. Innanzi tutto, il collegamento viene stabilito con un altro modem; se esso è più lento del vostro, limiterà comunque la velocità della connessione (per cui è il caso, prima di scegliere il modem, di informarsi sulle velocità supportate dal vostro provider). In particolare, la tecnologia a 56 Kbps richiede l'adozione di apparecchiature che al momento (inizio '98) ben pochi provider possiedono. Inoltre, la rete telefonica italiana è vecchia e poco efficiente, per cui spesso aumentando la velocità di trasmissione gli errori aumentano in modo tale da "mangiarsi" l'aumento teorico di velocità. Molti utenti italiani, specialmente fuori dalle grandi città, saranno di fatto costretti a trasmettere a velocità inferiori alla potenzialità dei modem, pena frequenti cadute della connessione o errori di trasmissione. Di fatto, dovendo acquistare un modem nuovo in questo momento (inizio '98), il miglior rapporto prezzo/prestazioni si ha sui modelli a 33600 bps.
14.5. Come si installa e si configura un modem?
Per poter usare un modem è necessario innanzi tutto installarlo, seguendo le istruzioni con esso fornite.
ATDTnumero | Chiama il numero di telefono indicato, componendolo con il sistema a toni (centrali elettroniche). |
ATDPnumero | Chiama il numero di telefono indicato, componendolo con il sistema a impulsi (centrali elettromeccaniche). |
(In entrambi i casi, il numero può contenere al suo interno delle virgole, per indicare un punto in cui si deve aspettare, ad esempio perchè dall'altra parte della linea c'è un centralino che deve connettersi. Ad esempio, ATDT333333,,20 chiama il numero 333333, attende quattro secondi, quindi compone ancora il numero 20.) | |
ATDL | Richiama l'ultimo numero chiamato. |
ATA | Risponde ad una chiamata in arrivo. |
ATZ | Resetta il modem |
(Dopo questa operazione è necessario rispedire al modem la stringa di inizializzazione) | |
ATH0 | Riattacca, terminando la connessione. |
(Per poter inviare un comando, ad esempio quello per riattaccare, a metà di una connessione, è necessario inviare al modem una sequenza che "attiri la sua attenzione", che normalmente è+++.) |
Mentre la maggior parte dei programmi per DOS e Windows 3.x vi permettono di controllare a mano il modem, spedendo i vari comandi, i programmi per Windows 95 sono ormai automatizzati. Questo significa che sono più facili da usare, ma anche che in caso di malfunzionamenti potete fare ben poco...
Poichè reti locali diverse usano protocolli e sistemi di trasmissione fisica diversi, la scheda dovrà essere capace di convertire i vostri messaggi binari nel protocollo fisico parlato su quella particolare rete. Per questo motivo, esiste una scheda diversa per ciascun tipo di rete, e una scheda usata per un tipo di rete non va bene per un altro! Pertanto, se voi disponete di un computer in un edificio dotato di una rete locale e volete che esso venga connesso ad essa, non dovete andare in un negozio di computer e chiedere al commesso "una buona scheda di rete", ma dovete contattare le persone che gestiscono la vostra rete: normalmente saranno loro a fornirvi la scheda, ad installarvela e a configurare il vostro computer, anche perchè queste operazioni spesso richiedono un po' di pratica e di conoscenza della rete stessa, oltre che configurazioni dipendenti dalla vostra particolare gestione della rete.
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