Leggi il diciassettesimo capitolo

18. Oh, no! Errore!


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  1. Perchè non riesco a spedire posta elettronica?
  2. Perchè non riesco a ricevere posta elettronica?
  3. Perchè non riesco a leggere i newsgroup?
  4. Cosa vuol dire "404 Not found"?
  5. Cosa vuol dire "403 Access forbidden"?
  6. Cosa vuol dire "This server does not have a DNS entry"?
  7. Cosa vuol dire "Connection timed out"?
  8. Cosa vuol dire "Too many anonymous users at this time"?
  9. Cosa vuol dire "You must first specify yourself a valid name and address in the Preferences"?
  10. Cosa vuol dire "You have no permission to talk. Goodbye."?
  11. Cosa vuol dire "XXX.EXE has caused an error in module... at position NNNN:NNNN" ? Che cos'è un GPF?
  12. Che cos'è una guru meditation?

Segnalibro 18.1. Perchè non riesco a spedire posta elettronica?

Ammesso che il vostro fornitore di accesso abbia configurato per bene i propri server, e che il vostro collegamento funzioni (come potrete verificare ad esempio provando a navigare), la spedizione di posta elettronica dovrebbe funzionare senza grossi problemi. Se avete problemi in merito, quindi, si tratta tipicamente di errori nella configurazione del programma che state usando per spedire la posta.

Normalmente, l'unica cosa che il programma vi chiede è il nome del server da utilizzare per la posta in uscita (a seconda dei programmi, identificato come SMTP server - SMTP è il nome del protocollo di spedizione della posta - o Outcoming mail server): solitamente, se il dominio del vostro fornitore di accesso è pippo.it, tale server si chiama mail.pippo.it, oppure, in second'ordine, mailserv.pippo.it. Se siete particolarmente sfortunati, il vostro fornitore d'accesso avrà scelto una denominazione non standard: in questo caso, non vi resta che contattarlo per chiedergli il nome del server.

Alcuni programmi vi richiedono anche di inserire il numero di porta a cui risponde il server: normalmente - e non esiste nessun motivo per cui esso debba cambiare - tale numero è 25.

Oltre a questo, è necessario che i messaggi siano correttamente formattati: in particolare, essi devono contenere nei campi To: e From: due indirizzi di posta elettronica corretti (non è necessario che esistano veramente; eventualmente, riceverete poi messaggi d'errore in seguito). Il campo From: è di solito generato automaticamente dal programma a partire dai vostri dati (nome e indirizzo e-mail): pertanto accertatevi di aver correttamente inserito tali dati nella configurazione del programma. Il campo To:, invece, viene solitamente inserito a mano dall'utente: procuratevi l'indirizzo di qualcuno con cui fare delle prove, e provate anche a inviare posta a voi stessi e vedere se, dopo qualche secondo, arriva.

Va invece detto che la spedizione della posta è completamente indipendente dalla ricezione della posta, per cui eventuali problemi con una delle due operazioni non bloccano l'altra. In particolare, mentre è necessario disporre di una password corretta per ricevere la propria posta, non è necessaria alcuna password per spedirla. Al momento, tutti i server per la spedizione di posta sono collaborativi: questo significa che, se per caso il server del vostro provider non funzionasse, potete comunque utilizzare il server di qualche altro dominio, purchè il collegamento con esso non sia talmente lento da provocare l'interruzione delle operazioni. Questo, comunque, sta cambiando, per problemi legati all'abuso di server altrui per la spedizione di junk mail. In generale, è bene non usare server di altri domini, se non altro perchè non siete voi a pagare per il mantenimento di quel server; comunque, in casi disperati...

Qualche volta, potreste incontrare altri errori "non fatali": ad esempio, Netscape e altri programmi cercano di salvare una copia dei messaggi in uscita in un file indicato nelle opzioni e/o nelle righe di intestazione (generalmente indicato come Fcc:). Normalmente, però, un errore di questo tipo non impedisce la spedizione del messaggio.

Se, con le indicazioni qui riportate, non riuscite a risolvere il problema, contattate il vostro fornitore di accesso o l'amministratore della vostra rete locale.


Segnalibro 18.2. Perchè non riesco a ricevere posta elettronica?

Partiamo sempre dal presupposto che il vostro collegamento funzioni almeno a livello di spedizione di dati lungo la rete, e che i vostri fornitori di accesso abbiano configurato correttamente le loro macchine.

Per prima cosa, è necessario controllare di aver configurato correttamente il programma, nelle schermate che riguardano la posta e/o il protocollo POP3 (quello usato per la gestione delle caselle postali). Il vostro programma richiederà solitamente di inserire alcune o tutte tra le seguenti voci (il cui nome può variare leggermente a seconda dei programmi):
POP3 UsernameSi tratta del nome utente a cui è intestata la vostra casella postale elettronica. Se il vostro collegamento è via modem, solitamente coincide con il nome utente con cui vi collegate al fornitore di accessi (quello che inserite nella fase di apertura del collegamento via modem); esso può o meno coincidere con il nome utente del vostro indirizzo di posta elettronica (ossia la parte precedente a @); nel caso il nome utente del collegamento e il nome utente dell'indirizzo e-mail siano diversi, solitamente dovrete utilizzare il nome utente del collegamento. Se invece la vostra casella è collegata ad un account di cui disponete su una macchina Unix, il nome utente della casella è normalmente uguale al login del vostro account. Se infine non disponete nè di un accesso via modem, nè di un account su un calcolatore remoto, ma soltanto della casella, allora il nome utente della casella coincide solitamente con il nome utente dell'indirizzo di posta elettronica.
POP3 Server (o anche Incoming mail server)In questa casella dovrete inserire il nome del server su cui è contenuta la vostra casella di posta elettronica. Normalmente, se il dominio del vostro fornitore di accessi è pippo.it, tale server si chiama pop.pippo.it, oppure mbox.pippo.it, oppure mail.pippo.it. Se non riuscite a far funzionare le cose con uno di questi nomi, chiedete al vostro fornitore d'accesso o all'amministratore di rete.
POP3 AccountSi tratta di una forma compatta per inserire i due dati sopra indicati: una volta determinati il POP3 Username e il POP3 Server, l'account è pari a POP3 Username@POP3 Server (es.: se lo username è beppe e il server è mbox.pippo.it, il POP3 Account è beppe@mbox.pippo.it).
POP3 port numberMolti programmi non ve lo chiederanno neanche... comunque, il numero di porta dei server POP3 è 110.
Dopo aver configurato correttamente quanto sopra, potrete provare a controllare se avete posta; per effettuare delle prove, potete tranquillamente mandare messaggi a voi stessi - sempre che riusciate a spedire messaggi - e poi controllare se sono arrivati. In condizioni normali, la consegna dei messaggi che voi spedite a voi stessi attraverso il vostro fornitore di accessi è pressochè immediata, ma comunque potrebbe succedere di dover attendere qualche minuto.

Quando selezionerete l'opzione per ricevere la posta memorizzata nella vostra casella - che in molti programmi provoca anche la spedizione della posta in uscita - vi verrà solitamente richiesta una password. Tale password coincide normalmente, per gli utenti che si collegano via modem, con quella inserita quando si stabilisce il collegamento via telefono; per gli utenti che dispongono di un proprio account a cui la casella è associata, la password è normalmente quella dell'area. Alcuni programmi permettono di "ricordare" da una volta all'altra la password, risparmiandovi il fastidio di inserirla tutte le volte; comunque, chiunque passi di lì potrà utilizzare la password memorizzata per scaricare la vostra posta, per cui spesso è il caso di non usare questa opzione. Sebbene la password sia spesso chiesta all'apertura del programma o dello schermo della posta, essa non blocca l'accesso a tale programma: basta selezionare Cancel (o Annulla in italiano) per poter leggere la posta che avete scaricato precedentemente, anche se non si potrà scaricare quella nuova.

In caso di ulteriori problemi, comunque, non vi resta che contattare chi vi ha fornito l'accesso.


Segnalibro 18.3. Perchè non riesco a leggere i newsgroup?

Supponiamo ancora una volta che il vostro collegamento funzioni e che il vostro fornitore di accesso abbia configurato per bene la rete.

Per leggere le news, tutto quello che vi serve è un server da cui prelevarle. Tuttavia, mentre ogni dominio ha normalmente i propri server per la posta, un server per le news è qualcosa di relativamente grosso e "pesante" per le infrastrutture di rete, per cui tipicamente solo i grossi enti o fornitori ne hanno uno; gli altri stabiliscono contratti in modo da permettere ai propri utenti di servirsi del server di qualcun altro. Per questo motivo, nella configurazione del programma con cui leggerete le news, nel punto in cui vi viene chiesto di inserire il nome del server, potete anche provare a inserire news.pippo.it, dove pippo.it è il dominio del vostro fornitore; tuttavia, spesso questo non funzionerà. In tal caso, dovrete chiedere a chi vi ha dato l'accesso il nome del server da utilizzare.

Esistono comunque alcuni server pubblici, ossia che permettono l'accesso a chiunque; inoltre, potete cercare ulteriori informazioni sul WWW, ad esempio nei siti informativi sulle news italiane. Una volta avuto il nome di un server, potrete provare a collegarvi per scaricare la lista dei gruppi o qualche articolo; se l'operazione avrà successo, saprete che tale server vi accetta; altrimenti, dopo qualche tempo riceverete un messaggio di "not allowed to talk".

Comunque, per accedere ad un server per le news, salvo casi particolari, non avrete bisogno di password o procedure particolari: una volta che il server è stato configurato per accogliere gli utenti del vostro dominio, non vi sono altre formalità da fare.

Se volete spedire articoli, comunque, non dimenticate di inserire correttamente i vostri dati (nome e indirizzo di E-mail) nella configurazione, e di riempire in modo corretto gli altri campi dell'intestazione del messaggio.


Segnalibro 18.4. Cosa vuol dire "404 Not found"?

Può accadere, durante la navigazione, di inserire sul proprio browser (o richiamare cliccando su di un rimando) l'indirizzo di un ipertesto e di vedersi comparire, invece della normale pagina, una pagina contenente un grosso messaggio del tipo Error 404: Not found, seguita da altre indicazioni.

Questo messaggio è una pagina ipertestuale come tutte le altre, che viene però creata sul momento dal server HTTP del computer indicato nell'indirizzo, in modo da avvertirvi che l'oggetto da voi richiesto non è stato trovato, ossia che sull'hard disk di tale computer non esiste nessun file con il nome e il percorso indicati nell'URL.

I motivi per cui si può incappare in un errore di questo tipo sono molti; i tre più comuni, in ordine di frequenza, sono:

  1. Avete sbagliato a digitare l'URL, oppure (se l'errore è comparso dopo che avete selezionato un rimando in una pagina ipertestuale) l'autore della pagina precedentemente visualizzata ha sbagliato a digitarlo;
  2. Avete digitato correttamente l'URL, ma la fonte da cui lo avete ricavato vi ha fornito un URL errato;
  3. L'URL era corretto, ma, dal momento in cui voi, o chi ve lo ha fornito, lo avete visitato per l'ultima volta, il file corrispondente è stato spostato, cancellato, rinominato.
Nel caso si incontri un errore di questo tipo, e si sia certi di aver digitato correttamente l'URL, si può provare a digitare altri indirizzi relativi allo stesso computer - ossia quello dell'indice della directory corrente o della pagina iniziale del computer stesso. Ad esempio si supponga di digitare il seguente indirizzo:

http://www.pippo.com/computer/pc/bios.htm

Nel caso si ottenga un errore di Not found, si potrebbero provare nell'ordine i seguenti URL, sperando di incontrare pagine simili da cui ottenere il nuovo nome del file o informazioni sulla sua sparizione:

http://www.pippo.com/computer/pc/ (Se almeno la directory pc esiste, si dovrebbe ottenere l'ipertesto iniziale (index.html) della directory oppure l'elenco dei file in essa contenuti)
http://www.pippo.com/
http://www.pippo.com/computer/

Il numero 404 si riferisce al codice d'errore riscontrato dal server. Si noti che il testo esatto del messaggio può variare a seconda della versione e del tipo di programma server HTTP installato sul computer remoto; alcuni server potrebbero anche presentare, al posto di questo messaggio d'errore, una pagina un po' più comprensibile.


Segnalibro 18.5. Cosa vuol dire "403 Access forbidden"?

Anche questo messaggio d'errore compare all'interno di una pagina ipertestuale, appositamente creata dal server HTTP del computer remoto in modo da segnalare all'utente il problema. Questo messaggio viene generato quando il file corrispondente all'URL richiesto esiste, ma i comuni utenti non sono autorizzati a leggerlo. Sulle macchine dotate di sistema operativo Unix, difatti, è possibile stabilire per ciascun file se esso possa essere letto da tutte le persone che si collegano al computer oppure solo dal proprietario dell'area. Poichè le pagine Web sono solitamente pensate per poter essere lette da chiunque, si tratta solitamente di un'errore da parte dell'autore della pagina, che ha sbagliato a configurare le caratteristiche (attributi) del file. In questo caso, potrebbe essere gentile spedire un E-mail all'autore della pagina - se disponete del suo indirizzo - per segnalargli il problema.

Comunque, alcuni server sono configurati per restituire questo messaggio d'errore anche in presenza di indirizzi del tutto inesistenti, in modo da non dare informazioni sul fatto che il file corrispondente all'indirizzo esista o meno.

Il numero 403 si riferisce al codice d'errore riscontrato dal server. Si noti che il testo esatto del messaggio può variare a seconda della versione e del tipo di programma server HTTP installato sul computer remoto.

Se voi siete l'autore della pagina e volete risolvere il problema, consultate il manuale del vostro sistema o contattate il suo amministratore per capire come potete modificare gli attributi del file. Un comando che, su certi sistemi Unix, permetterà a tutti gli utenti di leggere il file è chmod a+r nomefile, dove nomefile è il nome del file di cui volete modificare gli attributi. Potrebbe anche essere necessario, a seconda della configurazione del server, aprire il file anche in esecuzione con il comando chmod a+x nomefile.


Segnalibro 18.6. Cosa vuol dire "This server does not have a DNS entry"?

Questo errore viene segnalato da Netscape - e, in modo simile, da altri programmi di rete, oppure dal proxy, se ne usate uno - ed indica che il computer individuato all'interno dell'URL che avete inserito non è registrato all'interno del sistema DNS, che è il sistema che permette al software di gestione della rete di individuare, dato il nome di un computer, la sua posizione sulla rete, allo scopo di stabilire il collegamento.

Normalmente questo errore - analogamente all'errore di "Not found" - deriva da una errata digitazione del nome letterale del computer, oppure da un URL per qualche ragione errato e relativo ad un computer che non esiste, oppure dal fatto che il computer è stato scollegato dalla rete dopo l'ultima volta che l'URL è stato utilizzato con successo (da voi oppure dalla fonte che ve lo ha fornito). Qualche volta, con indirizzi particolarmente esotici, può anche essere dovuto ad una eccessiva lentezza del collegamento, che manda in timeout le connessioni DNS.

In qualche caso questo errore può nascondere problemi più gravi: ad esempio se il vostro name server del DNS non funziona correttamente, potreste ricevere questo errore ogni volta che richiedete un collegamento con un altro computer o con un computer non appartenente alla vostra rete locale. Può quindi essere utile, se continuate a ricevere errori di questo tipo e non riuscite a collegarvi con alcun computer, provare a inserire un URL appartenente ad un computer della cui esistenza siete certi, per vedere se almeno con esso il collegamento funziona. Comunque, nel caso in cui il problema sia nel server DNS, potete provare, nell'indirizzo WWW, a sostituire il nome letterale del computer con il suo indirizzo IP, se lo conoscete. In questo caso, se il problema è nel DNS la connessione funzionerà. L'indirizzo IP può essere ricavato (a name server funzionante) con un programma di NSLookup.


Segnalibro 18.7. Cosa vuol dire "Connection timed out"?

In generale, un timeout per una connessione è un termine di tempo entro il quale si deve ricevere un segnale di "vita" o di corretto ricevimento dei messaggi da parte del computer remoto. Un errore di questo tipo si ottiene di solito mentre si usa un cliente FTP, e può essere dovuto a varie cause:
  1. Siete rimasti per troppo tempo inattivi, senza inviare comandi o trasferire file dal computer remoto. Tipicamente questo avviene quando ci si collega con un sito FTP anonimo: per evitare che gli utenti lo intasino inutilmente, il programma server FTP che lo gestisce provvede a scollegare automaticamente gli utenti che restano per troppo tempo oziosi, in modo da liberare spazio per altri utenti.
  2. A causa della lentezza della rete, i messaggi impiegano per giungere da un computer all'altro un tempo superiore al timeout prefissato nella configurazione del programma di comunicazione che si sta usando. Tipicamente, quindi, la connessione sembra interrompersi a metà senza nessun motivo apparente; questo è ad esempio il caso in cui ci si sta collegando ad un sito FTP e la connessione si interrompe a metà dei messaggi introduttivi, o in cui lo scaricamento di una pagina o di un file via WWW rimane bloccato a metà. In questo caso, molti clienti FTP permettono di aumentare il timeout in modo da risolvere il problema, anche se la connessione risulterà ancora molto lenta.
  3. A causa di errori di trasmissione, i due computer hanno perso il contatto reciproco. In questo caso è solitamente necessario chiudere la connessione e quindi aprirne una nuova.


Segnalibro 18.8. Cosa vuol dire "Too many anonymous users at this time"?

Questo messaggio viene riportato quando si prova a stabilire un collegamento tramite FTP con un sito che ha prefissato un tetto massimo al numero di utenti anonimi collegati contemporaneamente, che in quel momento è stato raggiunto. Se il numero massimo viene toccato, quando l'utente (o il suo programma di FTP) inserisce la parola anonymous come login il computer remoto interrompe il collegamento con un messaggio di questo tipo.

In questo caso, si può tentare di ricollegarsi dopo qualche tempo per vedere se si sono liberati dei posti. Tuttavia, specialmente se il sito è molto grande e famoso, i posti rimangono liberi per pochi secondi, in quanto molte persone staranno tentando di collegarsi: pertanto ci vuole molta fortuna.

Il problema può però essere superato con un po' di furbizia, ad esempio adottando alcuni dei seguenti suggerimenti:

  1. Cercare un altro sito dove siano contenute le stesse cose oppure un mirror del sito. Durante il collegamento e subito prima della richiesta di login, i siti FTP più intasati solitamtente spediscono all'utente, all'interno dei vari messaggi di collegamento, una lista dei mirror esistenti. Generalmente i mirror europei dei siti americani sono molto meno intasati rispetto ai siti stessi, oltre a fornire collegamenti più veloci grazie alla minore distanza. Anche se non esistono mirror, se conoscete il nome del file da prelevare potrete trovare tramite Archie o FTPSearch altre sue collocazioni; tramite qualche indice o strumento di ricerca potrete trovare altri siti che contengono le stesse informazioni.
  2. Se non si trovano altri siti utili, cercare di collegarsi in ore che non siano di punta. Si tenga conto che allo scopo di limitare il rallentamento della funzionalità del computer remoto per i suoi utenti locali, molti siti FTP stabiliscono un numero massimo di utenti anonimi esterni che varia a seconda dell'ora locale, ed è tipicamente molto più basso nelle ore locali d'ufficio di quanto non sia nelle ore locali notturne; inoltre, poichè la maggior parte degli utenti della rete tende a rispettare il principio base di collegarsi al più vicino sito utile, nelle ore locali d'ufficio è facile che il computer sia intasato dagli utenti anonimi della zona (nazione) circostante. È utile quindi fare un calcolo approssimativo della differenza di fuso orario e decidere in che ora provare. In generale, comunque, è meglio evitare se possibile le ore di punta per gli Stati Uniti (all'incirca dalle 15 alle 24 italiane), visto che la maggior parte degli utenti di Internet è americana.
  3. Se proprio, dopo numerosi tentativi, non ci si riesce assolutamente a collegare, e non si sono trovati altri siti a cui rivolgersi, si può utilizzare un server FTPMAIL, che proverà a collegarsi finchè non riesce a recuperare il file. Tuttavia è norma di buona educazione non abusare di questa tecnica!


Segnalibro 18.9. Cosa vuol dire "You must first specify yourself a valid name and address in the Preferences"?

Questo messaggio di errore viene riportato da certe versioni di Netscape Navigator quando l'utente non ha provveduto ad inserire nella configurazione del programma il proprio nome e il proprio indirizzo di E-mail. Queste informazioni sono necessarie se si vuole, tramite Netscape, spedire un E-mail ad un utente della rete o un articolo ad un newsgroup.

Il problema può essere facilmente risolto selezionando l'opzione Mail and News Preferences dal menu Options, quindi selezionando la scheda Identity e riempiendo i campi con le opzioni richieste.

Con Netscape Communicator, comunque, l'inserimento dei dati personali è richiesto al primo caricamento del programma, quindi questo problema non dovrebbe più verificarsi.


Segnalibro 18.10. Cosa vuol dire "You have no permission to talk. Goodbye."?

Questo messaggio di errore è previsto dal protocollo NNTP, usato per la trasmissione dei newsgroup: pertanto è possibile incorrervi quando si sta cercando di leggere un articolo o di ottenere una lista di newsgroup, sia con Netscape sia con un programma apposito.

Esso indica che il server per le news che è stato selezionato non permette l'accesso all'utente. Questo può avvenire per molti motivi; tipicamente il server che avete selezionato è stato predisposto per l'uso degli utenti interni ad un determinato sottodominio (che probabilmente pagano per la manutenzione del server!) e quindi l'accesso è consentito solo ad essi.

Se però siete convinti di avere diritto di accedere a quelle news, ad esempio perchè il vostro provider vi ha indicato di usare proprio quel server, contattate il vostro provider (o l'amministratore del server, se ne trovate l'indirizzo) perchè il server venga configurato in modo da permettervi l'accesso.

Nel frattempo, potete cercare di utilizzare uno dei server ad accesso pubblico (maggiori informazioni nei siti informativi sulle news italiane).


Segnalibro 18.11. Cosa vuol dire "XXX.EXE has caused an error in module... at position NNNN:NNNN" ? Che cos'è un GPF?

Un GPF (General Protection Fault, o, nelle versioni italiane, errore di protezione generale) è il più comune errore di sistema che si verifica all'interno di Windows 3.x; esso viene segnalato dall'apparire di una finestrella bianca nel centro dello schermo, contenente un messaggio del tipo XXX.EXE has caused an error in module ABCD at position NNNN:NNNN. Questo significa che il programma XXX.EXE contiene al proprio interno un errore di programmazione, oppure non gradisce la vostra configurazione e le caratteristiche del vostro Windows, oppure sente la mancanza di qualche componente di Windows non installato correttamente; per questo motivo, esso ha messo in pericolo la stabilità dell'intero ambiente d'uso, con le operazioni memorizzate nella posizione di memoria NNNN:NNNN, ed è quindi stato bloccato dal sistema operativo. Solitamente, ad un messaggio del genere segue la chiusura del programma incriminato e la perdita di tutti i dati non salvati in esso contenuti, e, nei casi più sfortunati, anche il blocco o la chiusura dell'intero Windows o persino il reset del computer.

Se qualcuno dei vostri programmi si blocca regolarmente con un errore di questo tipo, c'è ben poco da fare: controllate innanzi tutto se il vostro sistema soddisfa i requisiti hardware e software richiesti dal programma, e in caso affermativo provate a cercare una versione più recente del programma. Se state usando la versione più recente... provate con una versione precedente! Può darsi che errori di questo tipo siano innescati da un certo tipo di dati (ad esempio, per Netscape, da certi particolari presenti in una pagina Web), ma normalmente la colpa dell'errore non può essere addebitata all'autore della pagina (se mai, può essere addebitata a chi ha scritto il programma).

Tipicamente, questo tipo di errori è dovuto ad un bug (baco) nel codice del programma, ossia ad un errore di programmazione. Se riuscite a stabilire un nesso tra un particolare evento o tipo di dato e il verificarsi dell'errore, farete cosa gradita segnalandolo all'autore del programma, qualora sia raggiungibile.

È spesso utile verificare all'atto dell'installazione del programma se - come spesso accade per i programmi più grossi o per le versioni beta - è accluso al programma un file di errori conosciuti (known bugs), ossia situazioni note in cui il programma non si comporta correttamente. In tal caso, potrete prevenire tali situazioni ed evitare gli errori.


Segnalibro 18.12. Che cos'è una guru meditation?

La guru meditation è, nei sistemi Amiga, qualcosa di molto simile al GPF per i sistemi Windows: si tratta di una situazione in cui un programma ha fatto qualcosa che non doveva provocando il blocco del sistema e il reset del computer. Dai numeri riportati è possibile risalire al tipo di errore e alla posizione di memoria dell'istruzione che ne è responsabile... tranne nei casi in cui il computer è veramente confuso: in questo caso la posizione di memoria indicata sarà 48454C50: questi quattro byte, espressi in esadecimale, se interpretati in una tabella ASCII corrispondono alla parola HELP !!

Comunque, dato il modo piuttosto folkloristico in cui si verifica questa situazione, il termine è entrato nell'uso in alcuni ambienti della rete, per indicare una situazione di errore irreversibile.


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